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JUPITER’S LEGACY

C'è da vedere in tv, i consigli di Tiberio: "Buon potenziale, ma…"

NovaraSu Netflix è disponibile Jupiter’s Legacy, serie super-eroistica formata da otto episodi, tratta dall’omonimo fumetto di Mark Miller (Civil War; Kick ass) e prodotta da Steven S. Deknight (Buffy; Smallville), risposta della piattaforma streaming a “The Boys”, serie di grande successo targata Amazon Prime Video. Ma era davvero necessaria un’altra serie di Super Eroi? Scelta forse un po’ azzardata, forse in questo periodo, visto i successi di “Wanda Vision” e “The Falcon And The Winter Soldier” (di cui potete trovare la recensione qui http://www.freenovara.it/cultura-e-spettacolo/novara/falcon-and-winter-soldier). La risposta è semplice: se fatta bene ed è, a modo suo, originale, perché no. Ma Jupiter’s Legacy è un prodotto originale? Si, perché tratta molti argomenti, famiglia, amicizia, valori, etica, e l’elemento super-eroistico viene messo spesso in secondo piano. La serie si svolge in due timelines diverse. La prima ambientata nei giorni nostri, dove vediamo l’Unione, ovvero la lega dei super-eroi più forti della Terra, alle prese con una forte crisi interna: la nuova generazione di eroi contro i principi dei loro leaders più anziani, Utopian (Josh Duhamel – Transformers) e sua moglie Lady Liberty (Leslie Bibb – IronMan). Ma vediamo i due protagonisti alle prese anche con i classici problemi di una famiglia normale: il figlio Brandon (il poco conosciuto Andrew Horton, ma autore di una buona prova) che non si sente all’altezza del padre, e la figlia ribelle Chloe (Elena Kampouris – Il mio grosso grasso matrimonio greco 2), che non ne vuole sapere di intraprendere la carriera dei genitori, facendo scelte molto discutibili.

La seconda linea temporale, che ho trovato decisamente più interessante, è ambientata durante la Grande Depressione del 1929 in America, e ci spiega come il gruppo dei primi eroi si incontra e riceve i poteri. Una sorta di Origin Story. 

Mi è piaciuta la serie? Non molto: l’ho trovata piuttosto lenta, soprattutto nei primi cinque episodi, dove succede ben poco, ma son serviti a introdurre i personaggi protagonisti. Il tutto comincia ad essere interessante dopo la metà di questa prima stagione, soprattutto per quando riguarda quello che ci viene raccontato nel passato. Sinceramente dopo la fine di ogni episodio ero poco invogliato a vederne il successivo e durante la visione si ha sempre la sensazione che debba succedere qualcosa che dia la svolta, ma che non arriva mai, se non nella puntata otto, l’ultima, quella che mi è piaciuta di più con tanto di plot twist nel finale, che riamane aperto ad una seconda stagione.

Una serie con un grande potenziale, ma non sfruttato appieno, con una CGI da rivedere. Tra gli attori protagonisti troviamo anche Matt Lanter, Goerge Hatchinson (90210; Timeless) e Ben Daniels, Walter Sampson (L’esorcista; Law & Order: UK).

Voto 6/10, ma solo per il finale. 

Tiberio