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L’Università di Torino ricorda Mario Bonfantini

Giovedì alla Negroni gli atti di un convegno sul grande novarese. I maggiori studiosi raccolti alla vigilia del 40° della scomparsa il 30 novembre alle 18 nei Giovedì letterari in biblioteca
Mario Bonfantini

Novara - Mario Bonfantini (1904-1978). Un salto nella libertà s’intitola il volume di studi della “Rivista di storia dell’Università di Torino” con interventi di un recente convegno sul grande personaggio e letterato novarese che viene presentato questo giovedì 30 novembre alle ore 18 alla Negroni in corso Cavallotti 6 a Novara all’interno dei Giovedì letterari in biblioteca. Intervengono, dopo un saluto di Giovanni Cerutti, le docenti dell’ateneo torinese Paola Trivero, Clara Allasia, Laura Nay, Chiara Tavella, mentre modera Massimo Bonfantini. L’evento rientra nella serie delle Giornate Bonfantini annuali promosse dall’Istituto Storico Fornara.

La rivista anticipa il prossimo 40° della scomparsa con saggi dei maggiori studiosi tra cui Chiara Tavella (Bonfantini partigiano, professore e narratore «con i libri negli occhi»), Bruno Falcetto (Sul romanzo nella riflessione dell’autore), Toni Iermano (Con D’Azeglio e Stendhal. Bonfantini e il racconto morale della Resistenza), Roberto Cicala (In margine all’esperienza della «Libra» fra provincia ed Europa), Laura Nay (Tra Alfieri e D’Azeglio), Paola Trivero (Bonfantini sceneggiatore e narratore), Edda Melon (Bonfantini francesista), Bruno Maida (Da Novara a Fossoli: dall’antifascismo alla Resistenza), Giovanni Cerutti (Alla scoperta della democrazia nell'Ossola liberata), Clara Allasia (L’Ariosto di Bonfantini), Massimo Bonfantini (Tra autobiografia e romanzo, tra storia e poesia), Giuliana Borghino Sinleber e Paola Novaria (Bonfantini studente e professore nei documenti dell’Università di Torino), Carlo Bonfantini (Due maestri garibaldini di Mario Bonfantini: Ippolito Nievo e il nonno Gaetano), Rossana Infantino (Figure femminili nella narrativa di Mario Bonfantini). I saggi si possono consultare anche on line all’indirizzo dell’università di Torino:

http://www.ojs.unito.it/index.php/RSUT/issue/view/228

Mario Bonfantini è nato a Novara, il 15 maggio 1904, primogenito di Giuseppe Bonfantini e Maria Ferrari. Segnato di educazione socialista e antifascista dal padre, che fu sindaco di Novara dal 1915 al 1922, e di spirito europeo e francese dall'università a Torino, si laurea sul Marino, ma la sua prima opera è il Baudelaire. E impegno e laica pietas si coniugano nella sua impresa giovanile di antifascismo morale e culturale: la direzione della rivista “La Libra” (1928-1930). L'altro pilastro di intellettuale militante, che chiude l'arco della lunga giovinezza, è nell'immediato dopoguerra la direzione a Milano di “Società nuova”, mensile «politico e letterario» (1945-1946). In mezzo, una fitta e avventurosa esistenza di libri e lezioni private, di saggi e traduzioni, di elzeviri e cronache sportive e sceneggiature, di giornate in bici, sul Rosa, o sul Ticino. Una vita che culmina in due exploit. Nell'agosto-settembre 1939 il primo, di lieta esuberanza, il viaggio in barca a remi, con la moglie Mary Molino, sposata due anni prima, e con l'amico d'infanzia Giorgione De Blasi, da Novara a Ferrara. La grande prova il secondo, quando si getta, il 22 giugno 1944, dal treno in corsa, dal vagone piombato che lo deportava in Germania; seguirà l'esaltante premio di una parte di primissimo piano nella Repubblica partigiana dell'Ossola. Ma dopo la Liberazione, la carriera universitaria non gli è più preclusa per motivi politici. Così si decide a fare il professore. Vince la cattedra di letteratura francese nel 1955. Insegna a Napoli e poi a Torino, dove muore, vedovo da qualche anno, il 23 novembre 1978. In questi ultimi trent'anni ha tradotto Rabelais e Baudelaire, ha scritto Stendhal e il realismo e molti saggi, anche di italianistica, ha ritratto il paesaggio e la civiltà del Novarese, dell'Orta, della Valsesia, e ha anche messo insieme cinque libri di narrativa. Le sue maggiori opere di narrativa, Un salto nel buio e La svolta e gli altri racconti sono pubblicati da Interlinea.

Ricordiamo che tutti i martedì e giovedì dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18, il venerdì dalle 15 alle 18 e il sabato dalle 10 alle 12 è attivo il bookcrossing, scambio di libri nella Sezione Novarese.