Novara - È una sorta di Cappella Sistina, ricreata in piccolo, la scala di ingresso al Centro Studi “San Maiolo”, che don Silvio Barbaglia, nella casa parrocchiale di Veveri (Novara), ha rivestito con riproduzioni, stampate su tela, raffiguranti il Giudizio Universale (2,10 x 2,05 m) e la storia delle origini (5,52 m x 2,05 m), affrescate da Michelangelo Buonarroti sulla parete ovest e sulla volta della Sistina. Tali raffigurazioni pittoriche, entrate da secoli nell’immaginario e nella memoria collettiva, restano per lo più ancora sconosciute nel loro messaggio profondo. Le immagini della sezione michelangiolesca della Cappella Sistina rappresentano l’ultimo passo di allestimento di una sorta di galleria d’arte sacra rinascimentale della prima metà del Cinquecento, proposta attraverso la tecnologia digitale applicata alle opere d’arte.
Il contesto dell’iniziativa - La composizione finale presenta nel percorso dello scalone d’accesso – denominato simbolicamente «La scala del Paradiso. Una cristologia in immagini» – un’esposizione di importanti rappresentazioni pittoriche di due autori noti. Il primo, Michelangelo Buonarroti (1475-1564), immortalato nel suo capolavoro della Sistina – il soffitto a volta interamente affrescato, con le storie delle origini dell’universo e dell’uomo, narrate nel libro della Genesi e la rappresentazione del giudizio universale, sulla parete ovest, dietro l’altare –, l’altro, Gaudenzio Ferrari (1475-1546), di origini valsesiane, di Valduggia, nella sua attività presso il Sacro Monte di Varallo e nella Chiesa del Convento della Madonna delle Grazie ai piedi del Sacro Monte, con il tramezzo rappresentante ben ventun scene della storia di Cristo, avente al centro la grande scena della crocifissione. Dall’entrata e in tutta l’ascesa dei gradini delle due rampe di scale, il visitatore è avvolto dai particolari delle scene del tramezzo di Varallo, opportunamente rese in dimensioni naturali e divise in quadri espositivi che raccontano dall’Annunciazione alla Resurrezione la storia evangelica di Gesù di Nazaret. Giungendo al vertice dello scalone si può ammirare l’incastro nella storia di Gesù del Ferrari dell’opera michelangiolesca che presenta l’origine della storia in tensione con la fine della stessa, dalla Genesi all’Apocalisse. Così Gesù Cristo è il centro di questa storia, Colui grazie al quale ogni evento venne dipartito dal monaco scita Dionigi il Piccolo (V-VI secolo) in «avanti Cristo» e in «dopo Cristo». Dal pianerottolo in cima allo scalone è possibile così contemplare la pienezza del mistero che si avvia con la scena dell’Annunciazione alla Vergine collocata nell’atrio del Centro studi San Maiolo per transitare attraverso le scene della natività, del battesimo fino a quelle centrali, collocate alla base del Giudizio universale, che sono la crocifissione e la resurrezione di Cristo, fondamento della speranza cristiana; scendendo sono disposte le altre scene della vita del Signore tratte dalla parete gaudenziana. Ci si potrebbe chiedere il perché di questa composizione all’ingresso di una casa parrocchiale di un quartiere periferico di Novara? «Ho pensato – dice don Silvio Barbaglia, parroco di Veveri – di condividere con i rappresentanti e responsabili dei vari ambiti della parrocchia di San Maiolo l’importanza di rappresentare il “Bello” e il “Vero” che la grande arte sacra ci ha trasmesso lungo i secoli, di cui noi siamo eredi e testimoni attuali, nel nostro quotidiano, di valori eterni lì immortalati. Attraverso queste riproduzioni si ottiene, in economia, un effetto estetico e comunicativo molto significativo. Per questo, nell’ipotesi di far nascere un “Centro studi” intitolato al quarto abate del grande monastero medievale di Cluny, San Maiolo, e nella volontà di coinvolgere ragazzi, giovani e adulti a ricercare, studiare ed amare i valori dell’educazione, dell’arte, della cultura, delle grandi tradizioni bibliche e della fede, abbiamo pensato di creare un “grande accesso” che bene evidenziasse queste idee programmatiche, grazie alle opere immortali di Michelangelo e Gaudenzio». La Casa parrocchiale di Veveri è stata pensata, nella sua ristrutturazione, come luogo accogliente, di incontri, di condivisione, di progetti di fede, di cultura e anche di convivialità e non solo come abitazione privata del parroco. Il Consiglio Pastorale Parrocchiale e il Consiglio per gli Affari Economici della Parrocchia ringraziano il Parroco per il contributo economico personale alla realizzazione della riproduzione michelangiolesca e per l’offerta culturale alla comunità, nel segno dell’accoglienza. «Per questo – conclude don Silvio – è il benvenuto chi volesse far visita e incontrare altre persone per crescere insieme». A quest’installazione corrisponde l’iniziativa di presentazione artistica, biblica e teologica dei contenuti della sezione dedicata alla Cappella Sistina nei mesi di ottobre e novembre 2022. In un secondo momento verrà presentata anche l’opera di Gaudenzio Ferrari e quella di Marc Chagall posizionata sull’altro scalone di accesso della struttura. Una scuola artistico-teologica a disposizione di tutti coloro che vorranno fruirne.
Presentazione della Cappella Sistina di Michelangelo Buonarroti - Dodici appuntamenti in tutto, che si replicano in qualità di lezioni illustrative, concluse da un’esperienza immersiva, per età diverse della vita, si alterneranno tra i mesi di ottobre e novembre 2022. Tre sono i format espositivi: il primo format che si ripete per quattro incontri per i bambini della scuola primaria; il secondo format per la scuola secondaria di primo grado e il terzo format dalle scuole superiori fino alla terza età, con accentuazioni diverse nell’esposizione. I primi sei incontri per ragazzi delle elementari (Scuola primaria) e delle medie (Scuola secondaria di primo grado), condotti dalla prof.ssa Emanuela Fortuna, esperta in pedagogia dell’arte per ragazzi la quale, impossibilitata a presenziare alla Conferenza stampa, ha rilasciato due dichiarazioni sintetiche attorno alla proposta. Gli altri sei incontri per giovani, adulti e anziani, condotti da don Silvio Barbaglia, biblista e cultore d’arte sacra. A disposizione, una sala multimediale (Sala riunioni “Roma”)per portare l’attenzione sulle immagini ingrandite e in riproduzione tridimensionale: lì avviene la parte didattica. Al termine dell’incontro, seduti sullo scalone, si vivrà un’esperienza immersiva in virtù della riproduzione installata, riconoscendo gli elementi e il messaggio approfondito nella sezione didattica dell’incontro. Ogni appuntamento che si ripete identico nel proprio format può accogliere solo 15 persone in tutto, iscritte attraverso il sito della Nuova Regaldi (www.lanuovaregaldi.it) o prenotati attraverso il numero telefonico 320 0866487, secondo il seguente calendario: • Per i ragazzi della scuola elementare (Scuola primaria), dalla seconda alla quinta: Venerdì 14 ottobre e venerdì 21 ottobre; venerdì 4 e 11 novembre, ore 17,00-18,00. • Per ragazzi della scuola media (Scuola secondaria di primo grado): venerdì 28 ottobre e venerdì 18 novembre, ore 15,30-16,30. • Per giovani delle superiori e universitari: giovedì 20 e 27 ottobre, ore 17,30-19,00. • Per adulti, anziani e terza età: giovedì 3 e 10 novembre, ore 17,30-18,30. • Per giovani e adulti: giovedì 17 e 24 novembre, ore 21,00-22,30. Quota di partecipazione: offerta libera a sostegno delle attività del Centro studi San Maiolo. Ente organizzatore: Associazione Culturale Diocesana La Nuova Regaldi.