Novara - Un’estate in Sicilia, nei paesi e nelle città dell’entroterra, come artisti “girovaghi e vagabondi”, calcando le tavole di un rinato carro di Tespi, dopo essere transitati per Napoli a fare rifornimento di teatro, di arte e di “napoletanità”. Questo è il movente principale che anima i componenti della Compagnia “Nuova Canovacci e Fantasia”, diretta da Angelo Coviello, con sede a Novara (di Piemonte) da molti anni, ma con i sapori e i colori della città partenopea nel DNA. In questa calda estate 2015, attori, musicanti e tecnici della Compagnia si apprestano a partire per il sud per portare la grande commedia e i suoni della vera Napoli in molte località della Sicilia, su richiesta di comuni, enti ed associazioni che hanno già pianificato un ricco calendario di appuntamenti, inserito nelle manifestazioni estive. A Santa Margherita di Belice, Montevago, Racalmuto, Montallegro, Ribera, Calamonaci (con probabili tappe a Bivona, Sambuca, Menfi e Sciacca), la “Nuova Canovacci e Fantasia” porterà capolavori del teatro come “Non è vero, ma ci credo” (di Peppino De Filippo), “Natale in casa Cupiello” di Eduardo e “Quattro mamme scelte a caso” (di Carrino, Palmese, Arena, Virgilio), performances teatrali già abbondantemente collaudate sui palcoscenici del nord nella passata Stagione, che verranno farcite di intermezzi comico-musicali, pièces di avanspettacolo partenopeo, macchiette e “scenette”. Una vera “mappata”, rubando la metafora al poeta Salvatore Di Giacomo, che nella sua “Lassammo fa’ a Dio”, stipa tutta la napoletanità più autentica in un grande fagotto che contiene i ricordi di chi è nato nella Città di Partenope e li porta nel cuore verso il Paradiso. Un fagotto importante e pesante per il suo contenuto di storia, musica, letteratura e poesia, ancorché di malinconia e di un fondo di amarezza ed indignazione per il degrado e la malavita, che pure fanno parte della realtà di Napoli e stimolano alla gente napoletana la grande voglia di riscatto morale e civile.
Ci dice Angelo Coviello, responsabile artistico e regista della Compagnia: “Siamo nati come compagnia teatrale amatoriale e ci teniamo a conservare in noi l’insuperabile valore della passione e talvolta dell’inconsapevolezza; anche se l’esperienza di questi anni ha rafforzato in ciascuno e quindi nel gruppo la sicurezza nell’affrontare importanti pagine d’autore. Mettere in scena uno spettacolo non vuol dire solo indossare una maschera, ma significa denudarsi delle proprie insicurezze, liberarsi dal ruolo quotidiano di studente o lavoratore o genitore o amico. Ora abbiamo nel baule, o meglio “rint’ a’ mappata” del nostro repertorio diversi spettacoli importanti ed l’alzare il sipario in località lontane, con questo tour, diventa la realizzazione di un sogno comune”. La Compagnia, formata da una quindicina tra attori, musicisti e personale tecnico, sarà operativa nelle piazze delle varie località isolane, nel prossimo mese di agosto.