Novara - Il progetto dal titolo “IO TI AMO Alessandro Antonelli” caratterizzato dal payoff “Il più grande architetto del XIX secolo” nasce da un’idea del Comitato d’Amore per Casa Bossi allo scopo di valorizzare la figura e le opere dell’architetto novarese (nato a Ghemme) recuperandone l’eredità culturale attraverso un percorso partecipativo che comincia dal territorio - coinvolgendo non solo la città di Novara e i Comuni della provincia in cui Antonelli ha lavorato - ma ha l’ambizione di aprire un dibattito a livello nazionale e internazionale.
Alessandro Antonelli è stato ideatore di oltre 100 progetti (alcuni realizzati altri no) di cui 90 in 22 Comuni piemontesi: 67 in provincia di Novara, 29 dei quali nel capoluogo. Tra le sue opere più note: la Mole di Torino, la Cupola di San Gaudenzio, Casa Bossi, il Duomo di Novara, Villa Caccia a Romagnano Sesia, il santuario di Boca, solo per citarne alcuni.
Obiettivo del percorso è, dunque, quello di offrire spunti di riflessione per riscoprire l’opera di Antonelli, non solo da un punto di vista puramente architettonico, ma anche attraverso percorsi culturali, letterari, enogastronomici e ludico-sportivi innovativi e contemporanei che fanno dell’Antonelli un’icona novarese da far conoscere in tutto il mondo.
La modalità di sviluppo del progetto è quella dei laboratori antonelliani, in sigla “LabAnt”, che possono essere liberamente interpretati da associazioni o persone in base ai rispettivi interessi o ambiti di attività. Per attivare un “LabAnt” è necessario compilare il format pubblicato sul sito di Casa Bossi (reperibile al seguente indirizzo https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSdDQV5NslQI2vkS2JNpIZjsVcmcPJ9Fw2xqcfFjpCVXgTrSpQ/viewform), oppure prendere contatti diretti con il Comitato d’Amore per Casa Bossi, anche durante le tante attività che animeranno la stagione estiva 2022. Unica condizione per partecipare come proponente di un laboratorio antonelliano è l’iscrizione per il 2022 al Comitato d’Amore per Casa Bossi, in modo da poter partecipare democraticamente ai momenti deliberativi finali del processo allorquando si getteranno le basi per le successive fasi di sviluppo.
Uno dei LabAnt, che è già attivo da qualche settimana è che ha contribuito alla costruzione dell’immagine del progetto, si chiama appunto “Io ti amo Alessandro Antonelli” e si svolgerà sabato 2 luglio: dalle 10 alle 18.30 è prevista una serie di attività conoscitive e immersive ad alto contenuto tecnologico. Sarà infatti possibile entrare fisicamente nella Stanza Antonelliana a Casa Bossi e vedere la rassegna di opere “fisiche” dedicate ad Alessandro Antonelli oppure nel Metaverso in modalità immersiva o virtuale da qualsiasi dispositivo e vedere le opere digitali. Alle 9.45 ritrovo, alle 10 inizio visita guidata Pier Luigi Benato del Comitato d’Amore, alle 11.15 visita alla "Stanza Antonelliana" e Metaverso, alle 11.40 aperitivo. Si riprende alle 16.30 con sessione AmA (Ask Me Anything) insieme ad Antonio Spanedda, artista ideatore del logo, Stefano Francoli ed altri esperti per rispondere alle domande su Metaverso, Arte digitale, NFT art e sulla filosofia che accompagna questi nuovi modelli culturali ed economici. Alle 18 meta-aperitivo conclusivo musicale.
I risultati (anche parziali o in progress) dei LabAnt saranno presentati durante un convegno in programma il 23 settembre come tappa novarese della Carovana dei beni comuni, l’iniziativa che “Rete Communia – fondazione di partecipazione” sta promuovendo in tutte le regioni italiane per far conoscere i possibili modelli di economia civile basati sullo sviluppo e la valorizzazione dei beni comuni.
Non solo laboratori, però. All’interno del progetto “Alessandro Antonelli, il più grande architetto del XIX secolo” sono previsti approfondimenti tecnici e scientifici promossi dall’Ordine degli architetti PPC Novara e Vco anche in riferimento alla quinta edizione di novarArchitettura in programma dal 16 settembre al 2 ottobre.
Il materiale di tutte queste attività sarà la base per la realizzazione del Manifesto di valorizzazione della figura e dell’opera di Alessandro Antonelli che aspira ad altri obiettivi oltre a quelli già dettagliati: la candidatura all’Unesco delle opere antonelliane del Piemonte, la candidatura di Novara a “Capitale della cultura 2025”; una grande produzione cinematografica per raccontare Novara attraverso la storia e l’eredità di Alessandro Antonelli.
Il processo di partecipazione per la messa a punto del Manifesto è ispirato ai principi della “Convenzione quadro del Consiglio d’Europa sul lavoro del patrimonio culturale per la società” che si è svolta a Faro (Portogallo) il 27 ottobre 2005 fondata sul presupposto che la conoscenza e l’uso dell’eredità culturale rientrino pienamente tra i diritti umani e, in particolare, nell’ambito del diritto dell’individuo a prendere liberamente parte alla vita culturale della comunità.
Di seguito l’elenco dei LabAnt già avviati.
“Percorsi tra i simboli” - Centro Studi Temenos con il coordinamento dell’architetto Roberto Degiorgi. Sensibilizzare sui significati dei simboli con una installazione urbana in forma di labirinto.
“Città futura” - Ordine degli architetti PPC Novara e Vco. Sollecitare idee progetto per il futuro di Novara.
“Viaggio antonelliano” - Ordine degli architetti PPC Novara e Vco con il coordinamento dell’architetto Paolo Abelli. Sviluppare un album di disegni dal vero e contesti antonelliani in tutto il Piemonte.
“Woodarc – atmosfere antonelliane” - L’artista Raffaele Salvoldi, in arte wood.arc, realizza installazioni artistiche dalle forme architettoniche che richiamano i monumenti Antonelliani. Le installazioni vengono realizzate a secco usando unicamente tavolette di legno Kapla e la gravità, ogni installazione è unica: viene costruita in loco e smantellata a fine esposizione. In collaborazione con la provincia di Novara viene aggiunta una parte interattiva, rivolta a scuole e centri estivi, dove il pubblico può contribuire a realizzare l'ultima installazione insieme all'artista, regalando loro un'esperienza indimenticabile immersi in atmosfere antonelliane.
“Unicità” - associazione Ready con il coordinamento di Elena Rossi. Laboratori al femminile.
“Streetart Antonelliana per un’immagine urbana sostenibile” - Fridays for Future con il coordinamento di Chiara Arpani. Sensibilizzare i cittadini novaresi coinvolgendoli in azioni di riqualificazione di spazi urbani riconducibili alla figura dell’architetto Antonelli.
“Archi-città in Europa memoria sociale e politica per un continente più unito” - Limesclub cisalpino con il coordinamento di Eugenio Novario. Gettare le basi per una associazione tra le città dell’UE caratterizzate da alcuni fattori specifici.
“Cupola di San Gaudenzio in Lego” - Paolo Perrone. Definire il percorso per mettere in produzione il modello della cupola di San Gaudenzio con i Lego.
“Spazio Antonelliano come scena urbana” - Cabiria Teatro. Riflessione sui potenziali performativi degli spazi antonelliani.
“Antonelli, chi era costui?” - associazione ArteLab. Promuovere la conoscenza e la valorizzazione del più grande architetto del XIX secolo e il patrimonio storico architettonico da lui prodotto e presente soprattutto in città, attraverso un approccio ludico.
“AMT _ Antonelli movitur” - Atelier Baudelaire. Linee guida per una storytelling antonelliana e la produzione di un trailer.
“Un haiku per Alessandro” - Cecilia Colli. Un percorso di poesia per scrivere in versi la storia dell’uomo architetto.
"Andare oltre... l'innovazione in Alessandro Antonelli" - Fondazione Novara Sviluppo. Far conoscere gli aspetti più innovativi sperimentati dall'architetto Alessandro Antonelli nelle sue opere.
“Rete di Comuni Antonelliani” - Scuola Serale di Disegno Alessandro Antonelli nel comune di Maggiora con il coordinamento dell’architetto Piero Poggia. Valorizzazione di Alessandro Antonelli attraverso la cooperazione istituzionale dei comuni e dei rispettivi partenariali locali.