Novara - Inizia sabato 14 settembre la nuova stagione del Teatro Coccia di Novara e parte subito con un evento speciale, coprodotto con l’associazione Atelier, Voce dell’Arte, e inserito all’interno del programma del Festival MiTo, Settembre Musica. Lo spettacolo che andrà in scena a partire dalle ore 18.00 è un’opera inedita alla sua prima esecuzione assoluta dal titolo La gatta bianca, composta dalla giovane Sandra Conte, vincitrice dell’edizione 2012 del Premio Fedora, Concorso Internazionale di Composizione di Opere di Teatro Musicale da Camera e di Musica per Danza, la cui giuria era presieduta da Louis Andriessen. La Gatta Bianca è un’opera giocosa, adatta ad un pubblico di tutte le età, per soprano ed ensemble strumentale.
Qui la trama: nell'oscurità le luci sui leggii degli orchestrali si accendono gradualmente. Fuori scena una voce canta una nenia semplice e misteriosa. Siamo nel castello di Gatta Bianca dove si sta svolgendo un bizzarro concerto di gatti. La padrona di casa interrompe la musica, si presenta e accoglie il principe arrivato lì per caso. Nonostante sia turbata da una misteriosa malinconia, di cui non può svelare la causa, si rivela generosa e offre al principe un regalo: un meraviglioso cagnolino, così piccolo da stare in una noce; questo dovrebbe servirgli per vincere la gara coi suoi fratelli e guadagnarsi la corona. Passato del tempo il principe fa nuovamente visita al castello. Questa volta egli è alla ricerca della tela più sottile al mondo. Gatta Bianca lo vuole aiutare così lo porta dalle sue gatte filatrici. Anche stavolta diviene malinconica senza motivo e cerca di eludere le domande. I regali di Gatta Bianca erano straordinari, ma il principe non ha ancora ottenuto la corona. Ora suo padre lo sfida a trovare la fanciulla più bella. Gatta Bianca lo rassicura dicendo che lo aiuterà anche stavolta. Ma prima vuole assistere al balletto dei gatti moreschi e delle scimmie cinesi. Dopo il balletto chiede al principe di rompere l'incantesimo che la tiene prigioniera, per far ciò egli dovrà tagliarle la testa e la coda. Egli non vorrebbe, poiché ormai si è innamorato di lei, ma alla fine Gatta Bianca lo convince e, colpita, cade a terra come morta. Lentamente si rianima: non è più una gatta ma una bellissima fanciulla. Finalmente libera dall'incantesimo può raccontare tutta la sua storia. Il racconto è però così lungo e noioso che i musicisti si distraggono con effetti comici. Come nel Prologo una voce fuoriscena canta una dolce canzone che racchiude la morale della favola sul potere dell'amore e della gratitudine.
L’associazione Atelier la Voce dell’Arte è una realtà, con sede a Verbania che si è imposta per progetti innovativi ed unici come il festival internazionale Tones on the Stones, attualmente è un centro di produzione artistica legata ai linguaggi contemporanei che si è messo in rete con diverse realtà nazionali ed internazionali (ad esempio per la produzione 2011, “Airline Icarus” del canadese Brian Current, la parte multimediale è stata curata dal Politecnico di Torino, mentre nel 2012 la produzione “Butterfly Effect”, per la sezione danza presieduta dal Premio Pulitzer David Lang, ha visto il supporto de La Biennale Danza e del direttore Ismael Ivo che ha concepito soggetto e coreografia). La direzione artistica è affidata al soprano Maddalena Calderoni.
Per La gatta bianca, Atelier la Voce dell’Arte ha potuto contare sul prezioso supporto della Fondazione Teatro Coccia che si è fatta partner di produzione intendendo valorizzare il teatro musicale del XXI secolo con l’interessante lavoro della giovane compositrice Sandra Conte e del regista Alessio Pizzech.
Il 20 novembre, in occasione della giornata mondiale dell’infanzia, l’opera verrà riproposta, sempre al Teatro Coccia, tra gli appuntamenti dedicati alle scuole.
I biglietti per questo spettacolo (10,00 euro intero - 8,00 euro ridotto) sono acquistabili presso la biglietteria del teatro, in Via Rosselli, 47 a Novara, dal martedì al sabato dalle 10.30 alle 18.30.
Regia: Alessio Pizzech
Direttore: Marco Boni
Soprano: Linda Campanella
Danzatore: Federico Razzola
Orchestra: Mdi ensemble e Premio Fedora Ensemble
Luci: Nevio Cavina
Scene e costumi: Giulia Coretti, Francesca Pedroni in collaborazione con il corso di scenografia di Naba, tenuto da Margherita Palli.
Maestro sostituto e pianista: Alberto Magagni