Novara - Tra il 4 e il 7 settembre si terrà a Novara (Campus “Perrone”) il convegno internazionale Philosophical Perspectives, tredicesima conferenza della Società Italiana di Filosofia Analitica. L’organizzazione del convegno torna all’Università del Piemonte Orientale dopo ben ventidue anni: nel 1996, infatti, l’allora seconda Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Torino aveva ospitato a Vercelli l’incontro annuale della SIFA, società fondata nel 1992.
Philosophical Perspectives si inserisce negli eventi organizzati dall’UPO per festeggiare il proprio Ventennale dalla fondazione ed è co-organizzato insieme alla SIFA e al Dipartimento di Studi umanistici dell’UPO, con la collaborazione della Scuola Universitaria Superiore di Pavia (IUSS) e del Consorzio di Dottorato in Filosofia Nord-Ovest (FINO), e con il sostegno della Fondazione CRT.
Novara è stata scelta come sede del convegno per l’elevato numero dei partecipanti; sono oltre 220 gli iscritti, 15 i relatori invitati e 173 gli interventi previsti nelle sessioni parallele (il convegno del 1996 aveva 7 relatori invitati, uno solo straniero, e 42 interventi di soli italiani). Nel corso di Filosofia dell’UPO attivo a Vercelli la filosofia analitica è sempre stata di casa, e ben tre Presidenti della Società Italiana di Filosofia Analitica sono stati tra i pionieri del corso vercellese (i professori Diego Marconi, Michele di Francesco ed Elisabetta Galeotti). «I numeri dei due convegni a confronto – spiega proprio Elisabetta Galeotti, professore ordinario di Filosofia politica all’UPO, coordinatrice del convegno e dello steering committe internazionale che ne è il motore principale — testimoniano della crescita dell’interesse per la filosofia analitica che poi altro non è se non uno stile di affrontare questioni filosofiche con rigore e in modo argomentativo, privilegiando le grandi questioni (per esempio si parlerà di libero arbitrio nell’era delle neuroscienze, di empatia e di indignazione, di autoinganno e debolezza della volontà) rispetto alla storia della filosofia e all’interpretazione dei testi.»
Il convegno ha nella sua natura internazionale (la lingua ufficiale sarà l’Inglese) una delle caratteristiche principali. Molti relatori, inoltre, sono italiani che lavorano in Università straniere. «Questi studiosi — sottolinea la professoressa Galeotti — non sono né si sentono cervelli in fuga; essi rappresentano uno straordinario tributo agli studi filosofici italiani e un ponte con la comunità scientifica internazionale di cui l’Università del Piemonte Orientale è parte integrante».