Novara -La Giunta comunale ha approvato un progetto di intervento su uno degli edifici storici più rilevanti della città, Palazzo Negroni, sede della Biblioteca Civica insieme alll’adiacente Palazzo Vochieri I due edifici, che hanno una lunga storia (secondo le carte d’archivio erano già esistenti nel 1647) e che un tempo appartenevano alla stessa proprietà, hanno avuto in passato molteplici vicende e vicissitudini. Il palazzo che fu sede della Biblioteca privata e residenza di Carlo Negroni diventò di proprietà comunale intorno agli anni Ottanta. Palazzo Vochieri è stato acquistato dal Comune di Novara dopo la metà degli anni Novanta a ristrutturazione eseguita per conto di privati.
Il progetto approvato dalla Giunta, su proposta dell’assessore ai Lavori pubblici Nicola Fonzo, ingloba un precedente progetto di ristrutturazione della facciata dell’edificio e lo estende prevedendo un intervento di rifacimento delle coperture.
Il progetto prevede numerosi interventi: per quanto riguarda la facciata sarà realizzato il recupero e restauro dei serramenti esterni con l’adeguamento alle nuove normative di contenimento energetico; il risanamento conservativo degli intonaci e degli elementi in pietra, anche con l’utilizzo di tecniche laser; il recupero delle originarie pitture tramite indagini stratigrafiche, il restauro dei portoni in ferro, delle inferriate e delle ringhiere. Per quanto riguarda le coperture, si prevede il recupero dei coppi esistenti, il rinforzo delle travi lignee, la sostituzione dei pluviali in pvc con pluviali in rame, la rimozione delle lastre in cemento amianto, la pulizia dei sottotetti con la sistemazione di isolanti termici, il recupero dei camini.
«Interveniamo - spiega l’assessore Fonzo - su questo edificio di grande valore storico e architettonico e soprattutto di importanza culturale, con l’esecuzione di alcune opere, le più urgenti, dal punto di vista della salvaguardia e della funzionalità. La facciata e le coperture sono in condizioni di forte degrado e pertanto daremo corso rapidamente a questo progetto».