Novara - Un percorso in quattro tappe sulle donne: quelle tradite e sfruttate ai bordi delle strade delle nostre città; quelle lontane da casa, spesso sole e chiamate a colmare la solitudine dei nostri anziani e forse anche a placare i nostri sensi di colpa e poi quelle coraggiose e “folli”, capaci di lasciare un segno nella storia. E’ "La si chiamerà donna", itinerario che la diocesi di Novara propone a partire dall’8 febbraio sino all’8 marzo, Festa della Donna. A collaborare una fitta rete di associazioni e movimenti: la NuovaRegaldi, Liberazione e Speranza, il Solco, l’Azione Cattolica, l’Associazione Nazionale Famiglie Numerose, l’Associazione Genitori Scuole Cattoliche, le Sorelle Francescane della Nuova Gerusalemme, la Comunità di Sant'Egidio, Mary for Life, Difendere la vita con Maria, Casa Irene, l’Associazione Mamre.
Si inizia sabato 8 febbraio – in occasione della Giornata di preghiera e riflessione contro la tratta di persone - con una veglia di preghiera in programma alle 20.45 nella chiesa del Sacro Cuore di Novara.
Mercoledì 12 febbraio (in vescovado alle 20.45) si rifletterà ancora sull’argomento con la presentazione del libro di Anna Pozzi (foto) “Blessing e le altre: le nuove schiave”.
Focus sulle badanti che arrivano dall’est, invece, nell’incontro con Maria Cristiana Alfieri autrice del libro “Fammi Luce” la sera di mercoledì 19 febbraio, sempre in vescovado.
L’itinerario si conclude domenica 8 marzo (alle 20.45) al teatro dei Salesiani di Novara, con lo spettacolo di Lorena Ranieri “Donne, Amore e altre follie”.