L'amore è un numero pari

Novara - Esce il 14 marzo, pubblicato dalla casa editrice Land Editore, il nuovo romanzo di Paolo Pavone dal titolo "L'amore è un numero pari". Pavone, oltre a essere uno scrittore, è anche giornalista e attivista culturale. "L'amore è un numero pari", la sua sesta fatica letteraria, è un racconto intergenerazionale ambientato in una calda estate dei primi anni duemila. Un protagonista senza nome è al centro della storia, un ragazzino che ha paura di diventare grande e che, interfacciandosi con la solitudine di un mondo adulto dal quale si sente sì attratto, ma al tempo stesso respinto, impara a scoprire pian piano un pezzettino di sé. Tra amicizie improbabili e personaggi bizzarri, questo racconto, che Pavone rende riconoscibile grazie alla sua caratteristica voce calda e leggera, si dipana quasi come una favola.  A firmare i soffietti letterari gli scrittori Franco Legni (Giunti), Sara Maria Serafini, Clara Marziali e l'editore Aldostefano Marino. 

«A tratti questo libro è pura poesia» Franco Legni, scrittore.

Paolo Pavone, la biografia: Giornalista e autore di romanzi. Esiste, legge, scrive e un giorno finirà. L'amore è un numero pari, la sinossi: Il volo appartiene a chi ha le ali; all’uomo non è data magia di decollo. Quell’estate un giovane uomo avrebbe volato, senza piume. Veniva prima di tutto, prima del fratello minore che al posto del cielo aveva preferito un’altra impresa fatta di parole e incastri. Ed è proprio quest’ultimo a narrare in prima persona l’estate in cui si è accorciato il cielo, conoscendo la crescita e le misure dell’amore. Vestendo camicie di due taglie più grandi per accettare lo slancio di un corpo di bambino che diventava uomo, ricordando Lei che tra i banchi di scuola gli chiedeva di amarlo, in punta di piedi a lettere su carta, e che ora, in quell’estate, grazie a Jade, forse ha finalmente capito quella domanda di supplica fatta a cuore nudo. Amore e volo si mescolano in un’estate di crescita per il giovane protagonista, che incontra e impara la vita nei due mesi più caldi dell’anno.

Cristian Calienni