Novara - Venerdì 5 ottobre si è alzato ufficialmente il sipario sulla stagione 2012/13 del Coccia con Il matrimonio segreto di Cimarosa, presentato in forma molto particolare dal regista Morgan. Ma come hanno vissuto questa due giorni (venerdì 5 e domenica 7) ricca di emozioni i figuranti di questa importante produzione? Lo abbiamo chiesto a Stefano Spadin (20 anni) che ci racconta Il matrimonio segreto da... dietro le quinte.
Com’è nata la nostra partecipazione? "Nei primi giorni di settembre di quest’anno io, Simone Manzotti, Ludovica Fazion e altri ragazzi del Novarese, siamo stati contattati dal Teatro Coccia per effettuare dei provini come comparse nell’opera teatrale “Il Matrimonio Segreto” e siamo stati scelti per i ruoli cercati".
Cosa avete fatto esattamente? "Varie cose, comparse durante tutto lo spettacolo e controfigure degli attori principali".
Emozione di calcare il palco e la “prima”? "Ad ogni spettacolo l’ansia e l’emozione sono molto accentuate; sensazioni che ho provato anche quando ho fatto parte del cast “Il Dono”, musical scritto da mia zia Lena Biolcati, dove ho lavorato con veri professionisti del musical. La prima di quest’ opera è stata molto eccitante, sapendo che in platea erano presenti personaggi del calibro di Ivano Fossati e Franca Valeri".
Com’è lavorare con musicisti e artisti professionisti "Lavorare con professionisti del mondo del teatro ti dà una carica incredibile e accresce la tua competenza e preparazione in tale ambito".
E di Morgan che ci dici? "Marco (Morgan) è una persona molto simpatica e al di là di quello che si potrebbe pensare vedendolo in TV è molto umile e umano, ti mette subito a tuo agio".
Quanti figuranti e quanti da Trecate? "In questa opera, in scena continuamente come comparse eravamo in 10: Virginia, Enrico, Sara, Giancarlo, Luisella, Vittorio, Elisabetta e di Trecate io, appunto Simone e Ludovica".
E per il futuro? "Riconosco che il mondo dello spettacolo è un mondo difficile ma la passione per il teatro e il palcoscenico la porto dentro di me sin da piccolo e voglio perfezionare questa professione. Per quanto mi riguarda a livello teatrale mi sento ancora alle prime armi e ho tanta strada da percorrere per raggiungere un buon livello. Spero di poter affrontare nuovamente esperienze simili. Sono costruttive e ti insegnano molto... si vedrà".