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Lettera a una ragazza in Turchia

Antonia Arslan alla Biblioteca Negroni racconta le sue origini

Novara - Il 7 dicembre alle ore 18 presso la Biblioteca Civica Negroni di Novara si terrà il primo dei giovedì letterari di dicembre, nonché ultimo dell’anno, dedicato alle nuove uscite librarie. Antonia Arslan, a colloquio con Silvia Benatti e Anna Cardano, presenterà, nell’appuntamento intitolato “Figure di donne dalla Turchia all’Artsackh...”, Lettera a una ragazza in Turchia, pubblicato con Rizzoli, e non mancherà di fare un breve cenno all’antologia, di cui ha realizzato il testo introduttivo, Le rose di Natale, pubblicato da Interlinea, con imperdibili testi di Silvia Avallone, Isabella Bossi Fedrigotti, Contessa Lara, Grazia Deledda, Natalia Ginzburg, la Marchesa Colombi, Dacia Maraini, Ada Negri e Margherita Oggero.

Con la maestria che è solo dei grandi narratori, Antonia Arslan, nel suo libro, ripercorre le vicende delle sue antenate armene, tessendo un racconto che si dipana attraverso un filo teso dai tempi antichi per arrivare fino ai giorni nostri. Perché la paura subdola che ci colpisce ogni giorno, le oscure premonizioni che si propagano da Oriente a Occidente, da Istanbul a Bruxelles, sono le stesse delle donne armene che si sono sacrificate in nome della libertà. L’antidoto contro la paura è la memoria, è il tappeto di storie di chi ha subito un ribaltamento del suo mondo all’improvviso. L’autrice della Masseria ci regala un libro intimo, attualissimo, un viaggio straordinario in cui ridà vita alle vicende di donne che combattono per il proprio futuro e per restare se stesse.

Antonia Arslan è una scrittrice e saggista italiana di origine armena. Laureata in archeologia, è stata professoressa di Letteratura italiana moderna e contemporanea all’Università di Padova. È autrice di saggi sulla narrativa popolare e d’appendice e sulla galassia delle scrittrici. Attraverso l’opera del grande poeta armeno Daniel Varujan, del quale ha tradotto le raccolte II canto del pane e Mari di grano, ha dato voce alla sua identità armena. Ha curato un libretto divulgativo sul genocidio armeno e una raccolta di testimonianze di sopravvissuti rifugiatisi in Italia. Nel 2004 ha scritto il suo primo romanzo, La masseria delle allodole (Rizzoli), che ha vinto il Premio Stresa di narrativa e il Premio Campiello e il 23 marzo 2007 è uscito nelle sale il film tratto dall’omonimo romanzo e diretto dai fratelli Taviani. La strada di Smirne (Rizzoli) è del 2009. Nel 2010, dopo una drammatica esperienza di malattia e coma, scrive Ishtar 2. Cronache dal mio risveglio (Rizzoli).

Ricordiamo che tutti i martedì e giovedì dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18, il venerdì dalle 15 alle 18 e il sabato dalle 10 alle 12 è attivo il bookcrossing, scambio di libri nella Sezione Novarese.