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Loki, una serie da 7, ma Tom Hiddleston merita 10 e lode!

Visti da Tib: "Tutto sommato si fa guardare e solo per la grande prova dell'attore protagonista ne vale la pena la visione"

NovaraSi è appena conclusa la prima stagione di Loki, in onda sulla piattaforma streaming Disney Plus. Avevo alte aspettative per questa serie, che invece ha faticato a conquistarmi per i troppi cambi di ritmo, di narrazione e modo di raccontare le cose, salvo poi recuperare negli ultimi minuti del sesto episodio. Non mi ha convinto la regia di Kate Harron (Sex Education) per i troppi cambi stilistici visti in questi sei episodi. La serie comincia esattamente dal punto in cui Loki, interpretato da un superbo Tom Hiddleston (Thor; The Avengers) ruba il tessaract in “Avengers: Endgame” e si ritrova nel mezzo di un deserto dove viene subito intercettato dalla TVA (Time Variance Authority), un’organizzazione che ha il compito di mantenere invariata la “Sacra linea temporale” andando a catturare coloro che ne riescono ad uscire e modificarne gli eventi, le cosiddette “Varianti”. Il nostro protagonista viene portato nella loro sede, dove, prima di essere interrogato dalla giudice Ravonna Renslayer, Gugu Mbatha-Raw (La ragazza del dipinto), gli viene mostrato un video che spiega in modo molto semplice dalla piccola mascotte Miss Minute, cosa sono i multiversi e che a controllare la Sacra Linea Temporale ci sono appunto i Tre Custodi del Tempo, coloro che sono a capo della TVA. Durante il processo facciamo la conoscenza dell’agente Mobius, Owen Wilson (Io e Marley), che deciderà di ingaggiarlo per aiutarlo a fermare una variante che sta seminando il caos nella Sacra Linea. 

Vedremo i protagonisti viaggiare nel tempo e in altre dimensioni, fare la conoscenza di altre versioni di Loki (come si vedeva dal trailer) e si aggiungerà un nuovo personaggio, Silvie (Sophia Di Martino; Yesterday) di ui non posso dire molto per evitare spoiler. Mi è piaciuta molto l’interazione tra Loki e Mobius, perfetti insieme, e il loro legame crescerà di puntata in puntata. Questa prima stagione (sei episodi in tutto), è stata appena confermata la seconda, ha molti alti e bassi, e troppi cambi di ritmo. Parte spedita nei primi due episodi, per poi fermarsi improvvisamente, e alla fine di ogni puntata avevo poco hipe rispetto alla prossima. Tanti, troppi spiegoni, alcune cose vengono cominciate e mai portate a termine, trama che si sviluppa in un modo e poi si conclude in tutt’altro lasciando in sospeso molte cose, ambientazioni ed effetti poco curati e sceneggiatura molto semplice e lineare, almeno fino all’ultimo episodio, dove tutto viene stravolto, in positivo, al contrario di quel che era successo in Wanda Vision, serie davvero ottima, una piccola perla, ma rovinata dal finale.

Tutto sommato si fa guardare e solo per la grande prova di Tom Hiddleston ne vale la pena la visione. Loki è una serie fantascientifica, che non solo ci porta ad esplorare viaggi nel tempo e dimensionali, ci mostra il radicale cambiamento che fa il protagonista, ci parla dell’accettare ed amare noi stessi, del libero arbitrio, dell’amicizia e del tradimento. Ed è bello come ogni serie Marvel Studio uscita fino ad ora, si, ci intrattiene, ma ha anche messaggi importanti e che fanno riflettere. Ma ne parlerò più approfonditamente in un’analisi che farò di tutte e tre le stagioni in un articolo, rigorosamente con spoiler, che uscirà nei prossimi giorni.

Tornando a Loki, ottima anche la colonna sonora, la sigla e l’atmosfera, quasi da horror, creata nell’episodio sei. Difficile dare un voto, perché, nonostante i tanti momenti bassi, quelli alti, sono stati davvero emozionanti e ben costruiti, e tutti i personaggi sono ottimamente approfonditi. Voto: 7.

Stavolta devo dare un voto anche al protagonista Tom Hiddleston, che a volte regge da solo tutta la serie, dando prova di essere un attore formidabile, e si vede che interpretare Loki lo diverte molto. Voto: 10+

Tib