Novara - In occasione del prossimo XXV Congresso Eucaristico Nazionale (Ancona, 3-11 settembre 2011) è pubblicato da Cittadella editrice e disponibile in libreria un nuovo libro a tesi che riapre il dibattito sulla natura e sulla data dell'Ultima Cena di Gesù. A scriverlo don Silvio Barbaglia; il titolo è "Il digiuno di Gesù all'Ultima Cena". Confronto con le tesi di J. Ratzinger e di J. Meier. Prefazione di Romano Penna (Cittadella editrice, Assisi 2011, pp. 114, € 12,80). Se nell’immaginario comune Gesù condivise il pasto dell’ultima cena con i discepoli, un’analisi accurata dei racconti dei quattro Vangeli lascerebbe intendere che, con tutta probabilità, Gesù si astenne dal mangiare quella stessa sera. Perché? E che senso poteva avere il suo digiuno? Il saggio di Silvio Barbaglia apre orizzonti nuovi su un tema tanto studiato quanto avvolto dal mistero. A partire da un conflitto di datazione apparentemente insanabile: fu una cena ! pasquale oppure – seguendo la cronologia giovannea – si tenne la sera precedente? L’autore, aprendo un confronto con le posizioni del papa teologo Joseph Ratzinger e dello storico e biblista John Meier, sostiene l’infondatezza del conflitto tra la datazione sinottica e quella giovannea. Un «atto di lettura canonico» conduce pertanto a un accordo pieno tra i quattro Vangeli e l’ultima cena di Gesù diventa una «cena di digiuno», nella sera di Pasqua, per stare in mezzo ai suoi discepoli come «colui che serve».
Scrive Romano Penna: "Il prof. Silvio Barbaglia ora sottopone i testi evangelici a un nuovo esame. E lo fa in una prospettiva originale. Pur dando ampio spazio alla strumentazione tipica delle ricerche filologiche sui testi, egli le direziona nel senso di un’ermeneutica canonica dei testi evangelici. Sicché, supponendo ma anche oltrepassando la pura metodologia storico-critica, egli procede a una lettura basata non tanto sulla genesi storica dei testi evangelici quanto sulla loro successione nell’ambito del canone neotestamentario. Ne deriva che la cronologia del quarto Vangelo relativa alla Pasqua va a confermare in ogni particolare la posizione dei precedenti Sinottici, producendo come risultato fondamentale la caduta dei termini stessi del problema. Infatti molti nodi si sciolgono quando si scopre che sono stati mal posti i termini della questione. A tutto ciò si aggiunge la tesi sostanzialmente inedita sul digiuno praticato da Gesù in quella memorabile! cena.
In ogni caso, la serietà del metodo seguito e l’originalità (anzi, la tradizionalità!) dei risultati ottenuti raccomanda fortemente il lavoro di Silvio Barbaglia all’attenzione degli studiosi. Ma anche il lettore comune, stimolato dalla sua fede o dal semplice desiderio di conoscere come stanno le cose, ne trarrà sicuramente motivi di grande interesse".