Lumellogno - Novara - La segnalazione arriva direttamente da Carlo Migliavacca: "È ritornato a Lumellogno il quadro restaurato delle “Anime purganti”: rappresentazione sacra del sec. XVII; è un dipinto olio su tela cm 180 x 250 di scuola fiorentina, ma di Autore sconosciuto. In data 29 ottobre 2013, dopo circa un anno di delicato lavoro, la tela è ritornata nella Chiesa Parrocchiale di Lumellogno ed è fruibile alla visione - meglio dire ammirazione - dei parrocchiani, degli appassionati d’Arte e di tutti i cittadini che lo desiderano. La tela (nella foto) mostrava segni di diffuso e profondo degrado; era interessata da deposito di polveri incoerenti e particellari atmosferici. La superficie pittorica si presentava offuscata da una patina giallo-marrone di ossidazione delle vecchie vernici che ne alteravano i valori cromatici, le sfumature e i contrasti tonali delle immagini. Un fitto reticolo di micro e macro fessurazioni delle “craquelure” (una rete di sottili crepe su vecchie pitture causatedal deterioramento dei pigmenti o vernici), creava un notevole disturbo visivo nonché fisico, compromettendo l’integrità dell’Opera. Oltretutto il supporto, parzialmente staccato dal telaio, presentava degli sbollamenti dovuti alla mancanza di tensionamento, compromettendo ulteriormente il continuo processo di sollevamento della pellicola pittorica. La gravità delle deformazioni e dei distacchi della pellicola pittorica, unita alla volontà del parroco don Andrea Mancini di procedere assolutamente al recupero della tela, hanno reso possibile l’intervento certosino, effettuato dalla restauratrice di Opere d’Arte dott.ssa Paola Oppici nel suo Atelier di restauro alla Cascina Picchetta di Cameri. Oltre alla preziosa Opera del Tanzio da Varallo “La vergine con Bambino adorata dai santi Domenico e Francesco”, già presente nella parrocchiale di S. Ippolito e Cassiano, il patrimonio artistico di Lumellogno e della Città di Novara si arricchisce di un’altra Opera d’Arte che aspetta solo di essere ammirata. Don Andrea Mancini, parroco di Lumellogno, non nasconde la sua soddisfazione per questo ulteriore risultato portato a termine - dopo essersi impegnato nel recupero dell’intero edificio religioso - e dice: «La tela è semplicemente denominata delle “anime purganti”, ma in realtà la simbologia è molto più ricca: mi piacerebbe ridenominarla della “Comunione dei Santi”. In effetti ci sono le anime purganti che chiedono misericordia e salvezza, ma è all’intercessione dei santi, tra i quali San Francesco e Santa Chiara. L’invocazione dei santi è sostenuta e rafforzata, poi, da quella della Madonna che tiene aperto il costato di Gesù Misericordioso, che con i suoi raggi di misericordia riversa sull’umanità l’amore che scaturisce dal mistero grande della Comunione Trinitaria. Una ricchezza teologica impressionante!»".