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MACBETTU AL TEATRO FARAGGIANA

Novara - Per la stagione AlFuturo arriva al Faraggiana uno degli spettacoli più significativi degli ultimi anni non solo in Italia ma nel mondo; Macbettu è infatti lo spettacolo italiano più visto a livello globale con tournée in tutti i continenti. Attualmente in Europa ritorna in Italia proprio a Novara.

Macbettu è in programma martedì 14 settembre - ore 20,45 e mercoledì 15 settembre - ore 20,45; durata 90 minuti.

Di Alessandro Serra, tratto dal Macbeth di William Shakespeare, con: Fulvio Accogli, Andrea Bartolomeo, Leonardo Capuano, Andrea Carroni, Giovanni Carroni, Maurizio Giordo, Stefano Mereu, Felice Montervino. Traduzione in sardo e consulenza linguistica: Giovanni Carroni; collaborazione ai movimenti di scena: Chiara Michelini; musiche: pietre sonore Pinuccio Sciola; composizioni pietre sonore: Marcellino Garau; Tecnico della luce e Direzione Tecnica: Stefano Bardelli; Tecnico del suono: Giorgia Mascia; regia, scene, luci, costumi: Alessandro Serra; produzione: Sardegna Teatro, in collaborazione con compagnia Teatropersona

Lo stesso Alessandro Serra spiega: "Il Macbeth di Shakespeare recitato in sardo e, come nella più pura tradizione elisabettiana, interpretato da soli uomini. L’idea nasce nel corso di un reportage fotografico tra i carnevali della Barbagia. I suoni cupi prodotti da campanacci e antichi strumenti, le pelli di animali, le corna, il sughero. La potenza dei gesti e della voce, la confidenza con Dioniso e al contempo l’incredibile precisione formale nelle danze e nei canti. Le fosche maschere e poi il sangue, il vino rosso, le forze della natura domate dall’uomo. Ma soprattutto il buio inverno. Sorprendenti le analogie tra il capolavoro shakespeariano e i tipi e le maschere della Sardegna. La lingua sarda non limita la fruizione ma trasforma in canto ciò che in italiano rischierebbe di scadere in letteratura. Uno spazio scenico vuoto, attraversato dai corpi degli attori che disegnano luoghi e evocano presenze. Pietre, terra, ferro, sangue, positure di guerriero, residui di antiche civiltà nuragiche. Materia che non veicola significati, ma forze primordiali che agiscono su chi le riceve".