Novara - Venerdì 17 marzo presso l’Auditorium f.lli Olivieri si terrà la Masterclass sulla tecnica vocale per la prassi esecutiva contemporanea con Alda Caiello, una delle più importanti interpreti vocali per il ruolo di soprano nel panorama europeo. La masterclass è aperta agli allievi del corso di canto e di composizione, per approfondire in particolare la scrittura e l’esecuzione delle partiture contemporanee.
Alda Caiello è una delle maggiori interpreti nel panorama europeo per versatilità, raffinatezza e capacità espressive. Diplomata in pianoforte e in canto al Conservatorio di Perugia, cantante prediletta da Berio per Folk Songs, ha cantato sotto la guida di direttori quali Berio stesso, Frans Brüggen, Myung-Whun Chung, Valery Gergiev, Arturo Tamayo, Gianandrea Noseda, Jonathan Webb, Peter Keuschnig, Massimo de Bernart, Donato Renzetti, Emilio Pomarico, Pascal Rophé, Waine Marshall, Stephen Ausbury, Peter Rundel, Lucas Vis, Christopher Franklin, Sandro Gorli, Renato Rivolta, Marcello Panni, Fabio Maestri, Marco Angius, Tito Ceccherini, e con registi del calibro di Daniele Abbado, Davide Livermore, Yoshi Oida, Giorgio Barberio Corsetti, Michael Scheidl, Cristina Mazzavillani Muti, Stefano Poda, Ignacio García, Giorgio Pressburger, Cecilia Ligorio.
E’ stata invitata dalle maggiori istituzioni musicali europee, tra cui il Teatro alla Scala di Milano, Concertgebouw di Amsterdam, Wigmore Hall di Londra, Fondazione Gulbenkian di Lisbona, Oji Hall di Tokyo, Auditorio Nacional di Madrid, Konzerthaus e Musikverein di Vienna, Salzburger Festspiele, Maggio Musicale Fiorentino, Teatro Carlo Felice di Genova, Festival di Musica Contemporanea di Barcelona, Festival d’Automne di Parigi, Festival Mozart de La Coruña, Festival Wien Modern, Festival Manca, Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma, Teatro dell'Opera di Roma, Bologna Festival, Rotterdams Philharmonisch Orkest, Biennale di München, Festival MiTo Milano e Torino, Festival di Alicante, Ravenna Festival, Hamburg Symphoniker Musikfest.
Nelle ultime stagioni è tornata con due diversi concerti al Musikverein di Vienna (Eine Florentisiche Tragoedie di Zemlinsky, lieder di Webern, Berg, Schoenberg) mentre con l’ORT si è presentata in concerto a Firenze e in Toscana con un programma dedicato a nuove composizioni di Marcello Panni. A Costanza ha cantato nuovamente con il Quartetto Prazak, e ha poi tenuto concerti al Teatro Goldoni di Livorno, Al Teatro Comunale di Bologna ha partecipato alla creazione de Il suono giallo di Alessandro Solbiati, direttore Angius. Ha dato vita ai Dialoghi della lontananza di Portera agli Amici della Musica Firenze con Sentieri Selvaggi, insieme alla prima italiana di Galgenlieder di Sofia Gubaidulina, Lo specchio magico, nuova opera di Fabio Vacchi al Maggio Fiorentino, ha tenuto concerti a Milano ( Teatro Litta, con Divertimento Ensemble) all’ Aquila, uno speciale concerto dedicato a Cathy Berberian alla Fondazione Sacher di Basilea e ha preso parte a Oltre la porta, opera di Carlo Boccadoro diretta dall’autore al Festival di Stresa. Inoltre ha cantato Passion selon Sade di Bussotti al Parco della Musica, con l’orchestra dell’Opera di Roma diretta da Marcello Panni. È poi tornata al Musikverein di Vienna per interpretare lieder di Berg e La dame de Montecarlo di Poulenc, in concerto al Verdi di Trieste, infine è stata interprete di Prometeo di Nono al Teatro Farnese di Parma e ospite al Festival Printemps Des Arts di Montecarlo.
Il suo repertorio include opere di Monteverdi, Bach, Purcell, Scarlatti, Mozart, Boccherini, Pergolesi, Gluck, Rossini, Mascagni, Respighi, Mahler, Schönberg, Berg, Sostakovic, e numerosi lavori del XX secolo e contemporanei: La voix humaine di Poulenc, Pierrot Lunaire di Schoenberg, Passaggio, Folk Songs e Recital for Cathy di Berio, Medea ( premio Abbiati ), La pietra di diaspro e Tenebrae di Guarnieri, Camera Obscura di Marco Di Bari , Io, frammento dal Prometeo di Luigi Nono, Rara Requiem di Bussotti, Exil di Kancheli, Perseo ed Andromeda di Sciarrino, Commiato di Dallapiccola, Lucrezio,oratorio materialistico di Lombardi , America: A prophecy di Adès, Le marteau sans maître e Improvisation I, Improvisation II di Boulez , La Philosophie dans le Labyrinthe di Cattaneo , IV Sinfonia di Mahler ,Koom di Scelsi , Cantus planus di Castiglioni, Satyricon e Don Perlimplin di Maderna, Novae de infinito laudes di Henze, Il carro e i canti, Leggenda e Il Suono Giallo ( premio Abbiati ) di Solbiati, Harawi e Poèmes pour Mi di Olivier Messiaen, Signor Goldoni di Luca Mosca, Gesualdo considered as a Murderer di Luca Francesconi, Il sogno di una cosa di Mauro Montalbetti, Eine Florentinische Tragoedie di Zemlinsky, Lo Specchio Magico, di Fabio Vacchi, Passion selon Sade di Bussotti, Prometeo, tragedia dell’ascolto di Luigi Nono, Else di Federico Gardella.
Alda Caiello ha registrato per: BMG/Ricordi, Praga Digitals, Brilliant Classics, Curci, CAM ( Fabio Vacchi, colonna sonora del film Cantando dietro i paraventi di Olmi ), Stradivarius, Col Legno, Zig Zag Territoires, Bottega Discantica, Velut Luna, Bmc Records, Verso.
Il concerto del sabato tra Rossini e Shostakovic
Sabato 18 marzo ore 17.00 presso l’Auditorium f.lli Olivieri si terrà un concerto dedicato alla musica vocale da salotto con una selezione dalla raccolta dei “Péchés de vieillesse” di Rossini eseguiti dal soprano Maria Grazia Aschei. Segue il Trio op. 67 di D. Shostakovich.
PROGRAMMA 18 MARZO
Maria Grazia Aschei SOPRANO
Yirui Weng PIANOFORTE
GIOACCHINO ROSSINI (1792-1868)
SELEZIONE DAI “PÉCHÉS DE VIEILLESSE”
Arietta all’antica
Sorzico
Ariette à l’ancienne
Ave Maria (su due note)
Au Chevet d’un mourant
Arietta Spagniuola
Aragonese
TRIO
Marsiona Bardhi VIOLINO
Christiana Coppola VIOLONCELLO
Francesca Leonardi PIANOFORTE
DMITRI SHOSTAKOVICH (1906-1975)
TRIO OP. 67
Il concerto dedicato alla musica vocale da salotto inizia con una selezione dai Péchés de vieillesse del grande Rossini. Ritiratosi dalle scene all’apice della sua carriera, Rossini si stabilì definitivamente nel 1855 presso la sua villa a Passy. Durante questo periodo prese vita l’ampia raccolta di brani dal tono umoristico e sagace: una profonda catarsi per l’operista che ebbe modo di ‘confessare’ ironicamente i propri peccati al suo più intimo e caro amico, il pianoforte.
Segue il Trio op. 67 che Shostakovich scrisse con dedica alla memoria di Ivan Sollertinskij, uomo di cultura e critico musicale suo grande amico. È una pagina drammatica e tesa, nella quale si alternano momenti di intenso lirismo a episodi scherzosi, al limite del grottesco.