Novara - Sicuramente è stata una scommessa e, altrettanto indubbiamente, è stata una scommessa vinta. Si è chiusa lunedì 26 gennaio la prima edizione della rassegna “Memorie Russe”, percorso letterario promosso da Fondazione Teatro Coccia all’interno dell’Azione “La città portata di mano” del progetto “Cultura e Aree Urbane – Sistema Culturale e Casa Bossi”, finanziato da Fondazione Cariplo e realizzato in collaborazione con Assessorato alla Cultura del Comune di Novara e Biblioteca Civica Negroni, condotto dagli attori Leonardo Bucciardini e Daniele Bacci della Compagnia Venti Lucenti di Firenze. Un percorso di “rilettura” dei grandi classici della letteratura russa che, in cinque incontri al mattino, organizzati in altrettanti istituti superiori della città a partire da fine novembre e in cinque appuntamenti pomeridiani aperti alla cittadinanza, ha fatto slalom tra titoli celebri quali “Guerra e Pace”, “Il canto dell’amore trionfante” e poi ancora “Anna Karenina”, “Delitto e Castigo”, “L’Idiota”, “I Demoni” e “I Fratelli Karamazov”. Un modo nuovo di avvicinarsi a quei tomi che, troppo spesso, sono considerati, difficili, lontani, quasi impossibili. Evidente la risposta degli allievi delle scuole (Liceo classico “Carlo Alberto”, Liceo artistico, musicale e coreutico “Felice Casorati”, Itis “Fauser”, Liceo delle scienze umane “Bellini” e Istituto Salesiano “San Lorenzo”) che hanno dimostrato grande attenzione e molto importante (sia per numeri sia per soddisfazione) quella dei cittadini che hanno affollato tutti gli incontri del pomeriggio. Circa 1.000, infatti, sono stati gli alunni coinvolti e circa 800 i partecipanti intervenuti agli incontri pomeridiani; un successo notevole, per un esperimento mai provato prima, in città. Gli incontri pomeridiani sono stati anche occasione per aprire alla città luoghi insoliti: location degli incontri sono stati, infatti, l’Archivio di Stato, il Palcoscenico del Teatro Coccia, la Sala Consiliare di Palazzo Natta, la Sala della Maddalena del Palazzo dei Vescovi e i locali della Caffetteria del Broletto. Una doppia opportunità, quindi, quella colta da chi ha scelto di partecipare alla rassegna che oggi chiude il suo primo ciclo ma che saluta i novaresi con un “Arrivederci”.