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MOSCHE BIANCHE: ARTE FEMMINILE IN MOSTRA A PALAZZO NATTA

Novara - Nel corso della riunione della Commissione per le Pari opportunità della Provincia di Novara che si è riunita nella mattinata di oggi, martedì 25 febbraio, il Servizio Pari opportunità dell’Ente ha presentato e inaugurato ufficialmente una delle iniziative organizzate in occasione della Giornata internazionale della donna.

Si tratta della mostra d’arte “Mosche bianche”, che sarà visitabile fino al prossimo 10 marzo nel quadriportico di palazzo Natta, "e che – come spiega la consigliera delegata alle Pari opportunità della Provincia di Novara Marina Grassani – ha come obiettivo la valorizzazione dell’ispirazione artistica al femminile, un’ispirazione che è viva e feconda ogni giorno dell’anno e non solo legata a date e a momenti o eventi collettivi particolari".

Curatrice di “Mosche bianche” è Veronica Armani della galleria “Vivace” di Novara, che ha presentato alla Commissione l’esposizione. "Questa mostra – ha spiegato – è stata pensata come un’iniziativa culturale itinerante, come una sorta di sciame al femminile che si possa muovere per toccare diversi luoghi e raggiungere numerose persone. Troppo spesso si sente parlare delle donne nell’arte come solo muse ispiratrici di opere immortali o come soggetti principali delle stesse opere. Il mondo dell’arte è maschile e nella memoria comune le donne sono angeli della casa, custodi del fuoco sacro, ancelle, madri, mogli, sorelle, figlie: quanti secoli sono passati prima che la donna possa affrancarsi da quell’immagine… In realtà le artiste donne sono sempre esistite, fin dall’antica Grecia, anche se solo dal 1500 i primi lavori di alcune artiste vennero messi in circolazione. La storia femminile, però, è fatta di piccoli passi, che sono diventati via via pesanti sino a oggi, in un’epoca nella quale le donne chiedono ancora a gran voce uguaglianza e parità. La domanda più ricorrente è: “Sono esistite grandi artiste donne?”. Già utilizzare il termine artista donna lascia trasparire un certo scetticismo sulla questione. È necessario affiancarvi il genere ogni qualvolta si cita un’artista? La riflessione certo è più ampia. La verità è che le donne, da Artemisia Gentileschi a Frida Kahlo, hanno dovuto, da sempre e in ogni ambito, ritagliarsi con fatica un posto nel mondo. E oggi? Oggi si assiste a un ribaltamento di posizioni: le donne restano in una zona arretrata rispetto alla fama degli artisti uomini, ma cresce la notorietà di alcune artiste che hanno rivoluzionato il concetto stesso di arte da Diane Arbus, a Tina Modotti, a Marina Abramović".

Nel quadriportico di palazzo Natta, oltre all’installazione realizzata da Veronica Armani utilizzando mosche bianche in ceramica insieme con i messaggi dei visitatori dell’”edizione 0” dell’esposizione, l’8 marzo 2024, sono esposte opere di Anna Di Leo, Cristina Fusetti, Roberta Guarnera, Serena Leale, Isabella Quaranta, Gabriella Raimondi, Josephine Sassu e Grazia Simeone.