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Musica in aiuto

Il nuovo progetto della Cooperativa Sociale Dedalo di Novara, sostenuto da Fondazione Comunità Novarese onlus, valorizza le sette note per migliorare la qualità di vita di giovani più fragili, rendendo il tempo della terapia un tempo libero partecipato
foto di Romina Emili

Novara - Che la musica abbia una notevole componente emotiva e comunicativa è, ormai, opinione condivisa. Non è necessario intraprendere un percorso di studi musicali per farne esperienza: una melodia, un ritmo, un tessuto armonico, un testo non sono che alcuni dei caratteri che possono influire sul nostro stato d’animo. Ma quando, tutto questo, diventa musicoterapia? Ken Bruscia, docente di musicoterapia alla Temple University di Philadelphia sostiene che “La musicoterapia è un processo sistematico di intervento ove il terapeuta aiuta il soggetto a migliorare il proprio stato di salute, utilizzando le esperienze musicali e le relazioni che si sviluppano attraverso di esse come forze di cambiamento”.

Perché si possa parlare di musicoterapia occorre dunque, accanto all’esperienza musicale, una relazione che si viene ad instaurare tra chi manifesta un disagio o una difficoltà e un terapeuta, con l’obiettivo di aiutare a superare le criticità per migliorare lo stato di salute psico-fisica della persona.

La musica diventa, in questo senso, lo strumento attraverso cui instaurare un’esperienza relazionale, ma, allo stesso tempo, la relazione tra musicoterapeuta e paziente crea le condizioni indispensabili affinché la musica possa assumere la sua funzione terapeutica.

La musicoterapia è un trattamento terapeutico che prescinde dall’uso del verbale.

La capacità di dare un senso agli eventi musicali nasce in una fase precoce dello sviluppo del bambino, in un momento in cui non è ancora in grado di capire il significato delle parole, ma riesce comunque a coglierne il senso affettivo. In questo senso, la musicoterapia permette di intraprendere un percorso terapeutico anche a chi non può avvalersi dell’uso della parola o non dispone ancora di un vocabolario tale da concederlo.

Il Progetto “Musica in aiuto”.

Sostenuto da Fondazione Comunità Novarese onlus con un contributo di 20.000 euro, il progetto “Musica in aiuto”, promosso da Cooperativa Sociale Dedalo, prevede la rimozione del muro che separa l’esperienza terapeutica della diversAbilità, dall’esperienza ludica. Attraverso la musica e la danza s’intende ampliare ed estendere il tempo della terapia per renderlo un tempo libero partecipato da famiglia, compagni di classe e comunità educante. Si intende costruire una nuova relazione tra l’equipe di lavoro di “Musica in aiuto” e le famiglie, ripartendo dall’obiettivo di un benessere concepito in senso lato. Per fare questo s’intende lavorare sull’accessibilità economica di questi percorsi partecipati, laddove sono più necessari e urgenti, raggiungendo famiglie isolate, fragili, socialmente e culturalmente lontane da una proposta che vada oltre la terapia.

L’idea è quella di far conoscere un’idea di musicoterapia vicina alle persone, alla quotidianità, puntando al coinvolgimento dei genitori, collaborando con i pediatri. Ogni famiglia verrà seguita da uno staff di professionisti guidato da uno psicologo, formato da musicoterapeuti, danzaterapeuti, esperti di teatro, con il supporto e la supervisione di una pedagogista.

Il percorso standard prevede un format di 25 incontri, personalizzato sulle esigenze dell’utente e include momenti di accoglienza, confronto, rielaborazione degli obiettivi personali e di gruppo, con un sostegno psicologico e genitoriale.  Questo format verrà implementato con un percorso di attività laboratoriali che verranno definite nel calendario come “feste”, “concerti”, “balli”, “giochi”, “merende”, “cene”, “incontri”  intesi come inviti di partecipazione al percorso.

Ad oggi Dedalo è in grado di seguire 40 - 60 utenti: bambini, ragazzi e giovani adulti con diversi tipi di diversabilità e disagio. Il target proviene da associazioni e scuole con cui Dedalo collabora e da famiglie a conoscenza delle attività promosse dalla cooperativa e dall’associazione “Amici della Dedalo”. Dedalo, inoltre, operando in scuole materne e primarie e collaborando con diverse associazioni e comunità viene sempre più spesso a contatto con famiglie di bambine e bambini con disabilità o con difficoltà educative che non possono, per motivi economici e talvolta per resistenze culturali, accedere a un piano di percorso strutturato.

Il progetto si pone un ulteriore obiettivo informativo con una serie incontri organizzati espressamente per le famiglie, con momenti di approfondimento pensati per presentare la proposta e focalizzare temi pedagogici e pratici fondamentali. Il progetto nasce per la gestione del tempo libero con un cambio di prospettiva: non il soggetto ma tutto il nucleo familiare al centro dell’azione.

L’equipe del progetto è composta da Cecilia Prina, musicoterapeuta, Michele Volpi Spagnolini, musicoterapeuta, Luana Bigioni danzaterapeuta, Linda Anzaldi pedagogista, Emmanuele Visconti psicologo, Francesca Colli referente e responsabile per l’area “Musica in aiuto”.

La proposta, di stampo dinamico e relazionale, nasce dall’eredità terapeutica, umana e professionale di Elena Annichini, che, scomparsa prematuramente nell’ottobre del 2017, aveva fondato il servizio di Musicoterapia presso la Dedalo.

Il progetto “Musica in aiuto” è sostenuto da Fondazione Comunità Novarese onlus.

Chiunque può donare attraverso i seguenti strumenti:

  • BOLLETTINO POSTALE conto corrente n. 18205146 intestato a Fondazione Comunità Novarese onlus
  • BANCOPOSTA codice IBAN IT63 T0760110100000018205146 a favore della Fondazione Comunità Novarese onlus

sempre indicando nella causale “Musica in aiuto”.

La Cooperativa Sociale Dedalo di Novara è un’istituzione senza fini di lucro la cui finalità è la promozione e la diffusione della cultura e della pratica musicale. E’ attiva nel campo dell’educazione musicale e lavora con le scuole di diverso ordine e grado. Nata come associazione culturale nel 1995, divenuta poi cooperativa nel 2000 e trasformatasi in cooperativa sociale nel 2012, la Dedalo ha via via sviluppato una sensibilità e una professionalità orientata alla promozione dell’attività musicale quale strumento di promozione sociale e di sostegno alle fragilità.  A oggi è la più grande scuola di musica della provincia di Novara con oltre 1.000 allievi, con proposte specifiche per la prima infanzia (0-36 mesi e 3-6 anni) e per i cori e l’orchestra. Dal 2012 Dedalo fa parte di una rete nazionale di enti che operano ispirandosi a “El Sistema” venezuelano realizzando progetti di inclusione sociale attraverso orchestre giovanili scolastiche. Sempre utilizzando il modello di ispirazione venezuelana “El sistema” ha fondato e gestisce 5 orchestre giovanili operando nelle scuole con progetti a partecipazione gratuita. Con “Musica in Classe” Dedalo realizza attività educative nelle scuole primarie del novarese con progetti di potenziamento sul programma ministeriale e con programmi di cultura musicale nelle scuole secondarie superiori.