Novara - Questo giovedì Novara ricorda un grande poeta che ha legato il suo nome a Novara e a Dante: è Clemente Rebora, che insegnò a Novara prima della Grande Guerra e morì a Stresa da rosminiano nel 1957, ed è al centro di un libro presentato alle 18 alla Biblioteca Civica Negroni e di un reading musicale in programma alle 21 alla Scuola di Musica Dedalo sempre con la presenza di uno dei maggiori dantisti italiani, Alberto Casadei e dell’autore del volume, Roberto Cicala, dal titolo Da eterna poesia. Un poeta sulle orme di Dante: Clemente Rebora (il Mulino). Gli incontri sono a ingresso libero nel rispetto delle normative anti-Covid ma con prenotazione sul sito Eventbrite (il primo come evento dei Giovedì letterari in biblioteca e il secondo come serata inaugurale del festival Scrittori&giovani, con musica al pianoforte di Luca Paracchini e letture di Ezio Ferraris); è possibile anche prenotarsi telefonando allo 0321 1992282.
L’occasione fa luce su un importante capitolo dantesco novarese legato alla biografia di Rebora, uno dei maggiori autori d’inizio Novecento, fin da quando il suo insegnamento in città negli anni ’10 si basa sulla Divina Commedia, prima d’essere chiamato alle armi nella prima guerra mondiale. Poi la vita lo porta alla conversione tra i rosminiani a Domodossola e poi a Stresa, portando con sé e postillando a mano un’edizione del poema, la cui copia è ora esposta nella mostra Dante a Novara alla Negroni.
Clemente Rebora è nato a Milano nel 1913 e divenne famoso per la raccolta di poesia Frammenti lirici, uscita nel 1913 per le edizioni della Voce di Firenze. Dopo la Grande Guerra ebbe una crisi che lo portò alla conversione e all’entrata nell’ordine rosminiano a partire dal 1931. Padre spirituale e mistico, si spense dopo circa due anni di infermità e patimenti il primo novembre del 1957 al Collegio Rosmini di Stresa. Compose anche musica al pianoforte, che sarà eseguita per l’occasione.
Poeta che ha fondato il Novecento letterario e religioso, Rebora è tra i «maestri in ombra» di Montale e Pasolini e ha vissuto la sua esistenza come un inferno (durante la Grande Guerra dove subì un trauma e fu soccorso dall’amore di una donna), poi un purgatorio (alla ricerca di un’identità e di una «scelta tremenda») e infine un paradiso (dopo la conversione e gli ordini religiosi presi in età avanzata, con un calvario fisico e mistico). Tutto è stato vissuto e riletto da Rebora, come nessun altro autore contemporaneo, alla luce della «Divina Commedia», sempre al centro della sua produzione, tanto da lasciare un’edizione del poema con postille in matita rossa e blu a indicare grazia e peccato. Roberto Cicala, da sempre indagatore di carte d’autore, offre un saggio avvincente tra biografia e critica con appendice di inediti, tra cui gli appunti delle sue lezioni su Dante, maestro di etica ed estetica, letteratura e fede: si riscopre così un poeta novecentesco per il quale «da eterna Poesia a noi viene Dante». Il libro Da eterna poesia. Un poeta sulle orme di Dante: Clemente Rebora (il Mulino) ha una presentazione del dantista Alberto Casadei.
L’autore del libro, Roberto Cicala, insegna presso l’Università Cattolica a Milano, è editore di Interlinea, critico letterario per “la Repubblica” e “Avvenire”, presidente del Centro Novarese di Studi Letterari. Di Rebora ha curato Bibliografia reboriana (con Valerio Rossi, Olschki, 2002), edizioni critiche (come Curriculum vitae, con Gianni Mussini, Interlinea, 2001), inediti (tra cui il Diario intimo) e studi. Con il Mulino ha pubblicato nel 2021 I meccanismi dell’editoria. Il viaggio del libro dall’autore al lettore.
Scheda del libro: https://www.mulino.it/isbn/9788815293442
Video di presentazione: https://www.youtube.com/watch?v=AIjEcwhJGEA