Novara - La memoria di Leonardo da Vinci è legata anche a Novara: dalla progettazione delle chiuse della roggia Mora alla leggenda del cavallo dorato nei sotterranei del castello. Giovedì 2 maggio, data del 500° anniversario della sua morte, la Biblioteca Civica Negroni ricorda il genio con una conferenza di Susanna Borlandelli su La grandezza di un artista tra Italia e Francia passando per Novara e con esposizione di opere bibliografiche possedute dalla Negroni in occasione dei "Giovedì letterari in biblioteca".
La rassegna proseguirà giovedì 9 maggio alle ore 18 con l'incontro "Che cos’è la storia per i giovani?" a cura di Anna Cardano su Eravamo dei grandissimi di Clemens Meyer (Keller).Giovedì 16 maggio, alle ore 16 Libroforum a cura di Maria Adele Garavaglia con Giambattista Mortarino; alle ore 18 omaggio a Philip Roth un anno dopo per il ciclo “Book in the USA – dal libro al film” a cura di Federica Rossi su Pastorale americana di Roth (Einaudi). Infine giovedì 23 maggio alle ore 18 si parlerà di mafia nell’anniversario della strage di Capaci con la presentazione del volume 416 bis & Co. Dialoghi sui reati di mafia (Edizioni Santa Caterina) a cura di Giovanna Torre con presentazione di Enzo Ciconte. La rassegna è inserita nel progetto “La comunità dei libri” Sostenuto da Fondazione Comunità Novarese Onlus
Intanto nel 500° anniversario Interlinea pubblica una raccolta di aforismi, pensieri e frasi celebri del genio italiano (Amore ogni cosa vince. Segreti di vita e bellezza). Non ha mai composto opere compiute ma solo frammenti di idee ancora oggi, come i suoi disegni e dipinti, specchio interiore per chi vi si accosta. Come scrive il curatore Gino Ruozzi, «noi lettori odierni siamo affascinati dalla sua arte, dal suo sapere scientifico e dai suoi pensieri, che anche quando non sono originali sono rivissuti e reinterpretati in modi che risultano del tutto suoi». Infatti scopo supremo di Leonardo è la massima chiarezza nella massima concisione, sempre parlando di natura, ragione ed esperienza, le tre categorie alla base della modernità e fulcro di questi pensieri che toccano cuore e mente, perché «ogni nostra cognizione prencipia da’ sentimenti».