Novara - “Novara val bene… Una spesa” è un progetto di rete che ha per protagonisti i mercati rionali e le periferie novaresi, ideato dall’associazione “@rteLab” e concretizzato grazie alla collaborazione e al patrocinio del Comune e il costante supporto dell’assessorato al Commercio e degli Ambulanti del Mercato coperto e dei Mercati rionali. "Siamo particolarmente colpiti – commenta l’assessore al Commercio Franco Caressa – dalla fantasia e dal dinamismo che l’associazione “@rteLab” dimostra nell’organizzazione dell’iniziativa che diventa presenza e appuntamento imperdibile all’interno della realtà dei nostri mercati, una realtà rispetto alla quale l’Amministrazione guarda con particolare attenzione in quanto il settore del piccolo commercio costituisce, oltre a una vera e propria tradizione, anche il primo contatto diretto con la gente. L’esercente, ambulante o titolare di attività fissa, basa il proprio lavoro non solo sulla qualità dell’offerta, sulla capacità di recepire e rispondere alle esigenze della domanda, ma anche sul rapporto di fiducia che viene a instaurarsi con la clientela e rappresenta ancora l’anello “umano” del commercio in un’epoca nella quale è la grande distribuzione a farla da padrona".
Il progetto “Novara val bene… Una spesa” è un progetto di rete: insieme con “@rteLab” e assessorato al Commercio collaborano infatti anche il Liceo artistico, musicale e coreutico “Felice Casorati”, l’associazione “Calisthenics Betulle”, l’associazione “I Fontanili di Pernate”, il centro culturale “La Canonica” e la “Società fotografica novarese”.
"Un ringraziamento speciale – aggiunge la presidente di “@rteLab” Emanuela Fortuna - deve essere rivolto alla Fondazione Novara Sviluppo, che per il secondo anno ospita il progetto, all’Atl Novara, alle associazioni di categoria che stanno promuovendo l’iniziativa e ad Alicarni che ha sponsorizzato tutto il materiale pubblicitario. Proprio grazie al lavoro di tutti questi attori “Novara val bene… Una spesa” anche questo anno torna nei mercati rionali di Novara e lo fa in grande stile duplicando le date mensili: non solo il terzo sabato ma anche il terzo venerdì mattina di ogni mese da marzo a giugno".
Tra le novità dell’edizione 2017 le esposizioni d’arte al Mercato coperto, tra i banchi degli ambulanti del settore Generi vari. "Le due date di venerdì 20 gennaio e di venerdì 17 febbraio – dice in proposito la presidente di “@rteLab” - hanno dimostrato il grande interesse che l’iniziativa ha suscitato negli utenti del Mercato coperto e tra gli artisti novaresi. Sono stati due appuntamenti fondamentali per migliorare l’aspetto organizzativo e per selezionare gli spazi più adatti per gli allestimenti. In fondo a Novara non ci si è ancora del tutto abituati all’idea che si possa fare arte e cultura al mercato… E dal mercato dell’arte qui siamo passati all’arte al mercato, perseguendo un’idea e un valore di cultura diffusa: visitare una mostra d’arte tra i banchi del mercato significa creare un prodotto per la famiglia, per i bambini, significa rendere l’arte contemporanea così vicina alle persone da farla diventare qualcosa di raggiungibile, realmente fruibile. Il contatto con gli artisti in mostra, il vederli dipingere, disegnare dal vivo permette di familiarizzare con gli strumenti ed il linguaggio dell’arte, abbattendo ogni distanza e pregiudizio: l’arte e la cultura sono per tutti e non solo di tutti".
Le prossime date delle esposizioni sono il 17 marzo, 21 aprile, il 19 maggio e il 16 giugno con orario dalle 9 alle 13. Protagonisti delle esposizioni fino ad ora gli studenti di diverse classi del Liceo artistico, musicale e voreutico “Felice Casorati”, gli artisti del centro culturale “La Canonica” e dell’associazione “@rteLab” e il gruppo anche la Società fotografica novarese.
"Le mostre d’arte previste per la sola mattinata del terzo venerdì di ogni mese – aggiunge Emanuela Fortuna - si prolungano anche al sabato mattina, sempre dalle 9 alle 13. Un mercato rionale è uno spazio commerciale, ma è anche un luogo di socialità, è lo specchio di una comunità, è il frutto delle abitudini e delle necessità di un quartiere… Potremmo definirlo una pittoresca cartolina di presentazione di una parte della città. I mercati insegnano anche i colori, i profumi, i suoni: ecco, proprio su questi vogliamo soffermarci. I suoni creati dal vociare degli avventori, dai passi delle persone che si muovono, dalle vocine dei bambini, dai coltelli che tagliano, dalle affettatrici, dalle buste in plastica, dalle scatole che vengono aperte sui banchi... Tanti suoni. Perché non aggiungere ora il suono della musica? In fondo molte città europee, e non solo, stanno animando i mercati, rendendoli luoghi di festa e divertimento, attraverso la musica, gli spettacoli teatrali e la danza…".