Novara - Dopo le anteprime di venerdì 17 e sabato 18 maggio, con il primo dei Novara Jazz set allo 049, l’inaugurazione della mostra personale di Luciano Rossetti a BASEXALTEZZA e il concerto di Alberto Mandarini con l'Orchestra del Conservatorio Cantelli, arriva per Novara Jazz 2013 il primo weekend "fuori dal comune". Un finesettimana che scopre i luoghi più belli della provincia di Novara con brunch e aperitivi, accompagnati dalla musica di grandi artisti.
Venerdì 24 maggio alle 21.00 torna l'Italian Instabile Orchestra a Vignarello, per un concerto che sarà il momento finale di una settimana di "studio" che ha dato vita a nuove composizioni. Un progetto pensato durante Novara Jazz 2012 e che prende vita in questa edizione, dimostrando che il festival non è esclusivamente una rassegna musicale, ma anche un momento di formazione, sperimentazione e accoglienza per gli artisti.
"Un po’ gesto scaramantico; un po’ sberleffo di un manipolo di irregolari senza appoggi istituzionali verso la prosopopea delle formazioni stabili", così Marcello Lorrai, autore del libro dedicato all’orchestra, definisce l'Italian Instabile Orchestra. Italian Instabile Orchestra è un marchio di qualità della musica italiana di ricerca nel mondo, un'esperienza artistica ed umana unica nel suo genere per capacità e longevità, in grado di produrre una sintesi tra le più felici in circolazione tra gli elementi della tradizione legata al jazz. L'Instabile ha attraversato più di due decenni, rimanendo sempre al vertice della scena improvvisativa mondiale. Non bastava un semplice palco per far esibire l'Italian Instabile Orchestra. È insolito e curioso il teatro che li ospiterà in occasione di Novara Jazz. Sarà l'Agriturismo di Vignarello a rendersi protagonista insieme all'Instabile: è possibile “assaporare” cena e concerto al costo di 20,00 euro, solo il concerto al costo di 10,00. Per prenotazioni 0321 846606 – info@vignarello.com
Per chi non è ancora stanco venerdì alle 23 si continua con l’after party al Circolo BigLebowski , protagonista il dj set di Mr. Jazz & The Scientist of Swing.
Si inaugurerà a Casa Bossi sabato 25 maggio alle 11 la mostra Novara Jazz: dieci anni di immagini, il racconto della storia del festival attraverso l'archivio fotografico raccolto in dieci anni, dagli esordi ai grandi concerti internazionali. Seguirò il Jazz Brunch con il violoncellista Paolo Damiani. Paolo Damiani nel suo spettacolo musicale intitolato "Memorie future" immagina l'assolo di violoncello come una navigazione condivisa solo con alcune persone. Le composizioni scritte rappresentano un solido veliero e l'improvvisazione è il viaggio in mare aperto. E intanto il racconto va avanti tra canti e rumori, ritmi e silenzi, fughe e scoperte di nuovi limiti, fino a dimenticare da dov'era partito.
l festival si sposta, poi, alle 18 a Robecco sul Naviglio con il Tramonto in Jazz di Thomas Guiducci, evento realizzato in collaborazione con Ameno Blues. Thomas Guiducci è attivo nel panorama musicale italiano da oltre venti anni. A Torino subisce la "folgorazione" per il blues in tutte le sue espressioni: dal delta blues delle origini al British-Rock-Blues più "moderno". Parallelamente e di conseguenza sviluppa un amore per tutti i tipi di strumenti a corde tipici delle varie tradizioni folk, dedicandosi agli strumenti resofonici, alle lapsteel, al mandolino, al banjo ed all’ukulele. Questa passione lo porta a duettare con molti artisti importanti del panorama folk-blues-roots e a curare progetti multimediali di divulgazione del blues in Italia. La sua musica si snoda quindi tra blues, country, folk e jazz.
La serata si conclude sulle sponde del lago al Meltin' Pop di Arona, dove dalle 23 sarà Davide Merlino Percussion Duo a far compagnia al pubblico e, a seguire, i dischi di BjorneTorske. Ama cucinarsi la musica in proprio e il suo ultimo album l'ha registrato in un seminterrato senza finestre per evitare il riverbero. Ci suona folk per speleologi, in altro modo non potremmo descriverla la sua house cucinata ai fornelli: esperimenti con suoni differenti e strumenti con varie trame, il cui suono è riprodotto in diversi spazi per variare l’acustica. I risultati sono stati poi modificati in tracce ritmiche di base, sovrapposte in seguito con altre registrazioni realizzate in maniera simile. Atmosfere melodiche e melanconiche, psichedeliche e calde avvolgeranno le sponde del Lago Maggiore con la firma di Bjørn Torske.
Domenica 26 maggio il risveglio è affidato al Jazz Brunch alle 12 nel Castello di Vespolate, accompagnati dal Niccolò Faraci Quartet. Niccolò Faraci (nella foto) presenta il nuovo progetto cross-media "It came to broadcast he Yucatan", un disco registrato in totale autonomia utilizzando le caratteristiche acustiche di un'abitazione in stile anni '50. Concepita come suite di composizioni quasi totalmente prive di improvvisazione, questa nuova sfida ha già conseguito numerosi consensi in anteprime internazionali.
Conclude il weekend un nuovo Tramonto in Jazz alle 18 a Villa Marazza a Borgomanero con Hanuman di Fabio Martini. Il quartetto Hanuman è stato creato nel 2009 da un gruppo di musicisti convinti che il jazz rappresenti una forma artistica libertaria e innovativa. La musica del gruppo recupera melodie seducenti e poco conosciute del jazz, dagli anni sessanta alla contemporaneità (Jimmy Giuffre, Ornette Coleman, Sun Ra, Wayne Horvitz, Robin Holcomb, Carla Bley, Steve Lacy, Roscoe Mitchell e altri), si libera dall'ossessione per la tradizione, per proporsi come arte viva e psicoattiva. Il jazz è visto come esperienza reale, divertente e gioiosa da contrapporre a un'idea antiquaria, superata, polverosa e buona per rifocillare turisti.
Il primo appuntamento a Novara sarà Giovedì 30 maggio alle 21.30 quando l'apertura del festival sarà affidata a Kapok, un interessantissimo trio olandese che si esibirà, per la prima volta in Italia, al Conservatorio Cantelli.
Novara Jazz prosegue il suo percorso innovativo e continua ad avere un'attenzione unica verso la scena di improvvisazione olandese. Ricordiamo i concerti di Willem Breuker Kollektief, Han Bennink, Bik Bent Braam, Ab Baars Trio e molti altri ancora. Novara Jazz decide quindi di portare in Italia, per la prima volta in assoluto, uno dei gruppi più giovani e innovativi della scena jazz attuale. I suonatori di corno sono una rarità nel jazz. Per Kapok è Morris Kliphuis che intona le sonorità principali che fanno armonizzare il volume degli altri strumenti. Con Timon Koomen alla chitarra e Remco Menting alla batteria, il trio olandese vuole evidenziare il loro orecchio aperto e la destrezza nel coordinare le diverse sonorità degli strumenti che portano sul palco. Tutti e tre i musicisti hanno una formazione musicale improntata sugli studi classici, che non va a interferire ma anzi favorisce le loro capacità improssivative. A poche settimane da "Flatlands", il loro album di esordio, approdano a Novara Jazz Festival per contagiare con le loro sonorità calde e avventurose quella che sarà la decima edizione del festival. L'occasione è unica e segneranno solo l'inizio di un crescendo musicale per Novara Jazz.