Novara - Domenica 10 marzo alle 16 per il cartellone Famiglia propone 'Le Nozze di Figaro', adattamento dell’opera di Wolfgang Amadeus Mozart con protagonisti 150 ragazzi delle scuole primarie e secondarie di primo grado di Novara, in scena al fianco di cantanti e musicisti professionisti. Regia di Costanza Filaroni, riduzione musicale e direzione di Cesare Della Sciucca. Produzione Fondazione Teatro Coccia con STM – Scuola del Teatro Musicale. Biglietti dai 13,00 ai 18,00 euro. Replica per le Scuole Lunedì 11 e Martedì 12 marzo.
Giovedì 14 marzo alle 21 Fuori Stagione arriva Luca Argentero in 'E' questa la vita che sognavo da bambino?' per la regia di Edoardo Leo. Biglietti dai 15,00 ai 30,00 euro.
Luca Argentero racconta le storie di grandi personaggi dalle vite straordinarie, che hanno inciso profondamente nella società, nella storia e nella loro disciplina. Raccontati sia dal punto di vista umano che sociale, con una particolare attenzione al racconto dei tempi in cui hanno vissuto. Luisin Malabrocca, Walter Bonatti e Alberto Tomba, tre sportivi italiani che hanno fatto sognare, tifare, ridere e commuovere varie generazioni di italiani.
Luisin Malabrocca, “l’inventore” della Maglia Nera, il ciclista che nel primo Giro d’Italia dopo la guerra si accorse per caso che arrivare ultimo, in una Italia devastata come quella del ’46, faceva simpatia alla gente: riceveva salami, formaggi e olio come regali di solidarietà. Automaticamente attirò anche l’attenzione di alcuni sponsor, fino a farlo guadagnare di più l’arrivare ultimo che tentare la vittoria. In poco tempo è arrivata anche la popolarità. In lui le persone hanno riconosciuto l’anti-eroe che è nel cuore di ogni italiano. Ma insieme alla polarità, sono arrivati nuovi sfidanti, in una incredibile corsa a chi arriva ultimo.
Walter Bonatti, l’alpinista che dopo aver superato incredibili sfide con la roccia, il clima e la montagna, arrivato a oltre ottomila metri d’altezza, quasi sulla cima di una delle montagne più difficili da scalare del mondo, il K2, scoprì a sue spese che la minaccia più grande per l’uomo, è l’uomo stesso. Eppure la grande delusione del K2 lo ha spinto ancora più in là, a mettersi alla prova in nuove sfide in solitaria, nuove scalate impossibili e infine a viaggiare in tutto il mondo. Tutto ciò per trovare la cosa più importante della vita: se stesso.
Alberto Tomba, il campione olimpico che ha fermato il Festival di San Remo con le sue vittorie. L’insolito sciatore bolognese che con la sua leggerezza nella vita e aggressività sulla pista è arrivato a essere conosciuto in tutto il mondo come “Tomba la bomba”. Uno dei più grandi campioni della storia dello sci, ha radunato intorno alle sue gare tutta la nazione, incarnando la rinascita italiana, forse illusoria ma sicuramente spensierata, degli anni ’80.
Tre storie completamente diverse l’una dall’altra, tre personaggi accomunati da una sola caratteristica, essere diventati, ognuno a modo proprio, degli eroi.
Per informazioni e biglietti www.fondazioneteatrococcia.it e biglietteria del teatro aperta da martedì a sabato dalle 10.30 alle 18.30.