Novara - Partono gli appuntamenti di Lezioni di Storia, un format degli Editori Laterza, che a Novara viene realizzato in collaborazione con la Fondazione Circolo dei lettori e con il sostegno della Regione Piemonte. Main partner Fondazione Banca Popolare di Novara, sponsor Banco BPM, media partner La Stampa, in collaborazione con la Fondazione Nuovo Teatro Faraggiana, con il patrocinio della Città di Novara. Il primo incontro è domenica 10 novembre, ore 11, al Teatro Faraggiana: Alessandro Barbero (nella foto) racconta Camillo Benso di Cavour.
Domenica 10, 17, 24 novembre e 1 dicembre - Teatro Faraggiana (via dei Caccia 1/F, Novara): LEZIONI DI STORIA - I migliori storici salgono sul palcoscenico per parlare al grande pubblico. Una formula di successo che dal 2006 si ripete in diverse città per la prima volta a Novara.
Rigore scientifico e capacità di comunicare, appassionare, incuriosire: questa la formula vincente delle Lezioni di Storia, appuntamento che dal 2006 ha girato l’Italia e non solo, da Roma a Firenze, da Milano a Genova, passando da Torino e Trieste fino a Londra. Per la prima volta il format degli Editori Laterza arriva a Novara, nel prestigioso Teatro Faraggiana, domenica 10, 17, 24 novembre e 1 dicembre, con quattro lectio dedicate ad altrettanti grandi protagonisti degli ultimi due secoli di storia.
Sono Alessandro Barbero, Emilio Gentile, Loris Zanatta e Domenico Quirico ad addentrarsi tra le luci e le ombre di diversi modi di governare, per cercare di capire quanto sia stata e se sia ancora forte l’impronta di quei potenti. Rispettivamente le loro lezioni sono dedicate a Camillo Benso Conte di Cavour, Benito Mussolini, Fidel Castro e Bin Laden.
Lezioni di Storia è un format degli Editori Laterza. A Novara viene realizzato in collaborazione con la Fondazione Circolo dei lettori e con il sostegno della Regione Piemonte. Main partner Fondazione Banca Popolare di Novara, sponsor Banco BPM, media partner La Stampa, in collaborazione con la Fondazione Nuovo Teatro Faraggiana, con il patrocinio della Città di Novara.
Perché le Lezioni di Storia? La risposta è da rintracciare nel carattere sempre vitale della materia, utile a rinvenire nell’oggi le ripercussioni del passato, perché le vicende attuali sono a tutti gli effetti il risultato di ciò che è stato. Conoscere la storia, in questo caso attraverso le vite di personaggi che hanno segnato il nostro ieri e di figure che hanno inciso sull’oggi, raccontate attraverso le voci di esperti, è un modo per trarre conoscenze necessarie per il presente e per il futuro.
Le Lezioni di Storia prendono il via domenica 10 novembre, ore 11 presso il Teatro Faraggiana (via dei Caccia 1/F, Novara) con Alessandro Barbero, scrittore e storico, abile divulgatore, vincitore del Premio Strega nel 1996. Laureato in Storia Medievale, ha studiato con Giovanni Tabacco e alla Normale di Pisa, alle sue spalle ha diverse pubblicazioni di successo come Il divano di Istanbul (Sellerio, 2011), I prigionieri dei Savoia (Laterza, 2012), Le ateniesi (Mondadori, 2015), Costantino il vincitore (Salerno, 2016) e ultimamente Caporetto (Laterza, 2017).
La sua lectio, Camillo Benso di Cavour. Il calcolo e l’occasione, è dedicata allo statista nato a Torino nel 1810, ufficiale del genio, fondatore del giornale Il Risorgimento con cui fece il suo ingresso in politica nel 1847. Deputato e più volte ministro, Cavour fu Presidente del Consiglio nel 1852 mentre nel 1860 assunse il controllo diplomatico dell’impresa garibaldina che gli consentì di attuare la trasformazione giuridica del Regno di Sardegna nel Regno d’Italia. Animato da uno spirito eminentemente liberale, Cavour fu una delle figure di spicco del nostro Risorgimento. Alessandro Barbero ne racconta la parabola politica e umana: nato suddito di Napoleone, abituato a parlare e scrivere in francese, Cavour, agli occhi degli europei del suo tempo, rappresentava un tipico temuto italiano: politico sottile, calcolatore senza scrupoli, abilissimo nel cogliere l’occasione pur di realizzare il fine con qualunque mezzo.
Benito Mussolini e il fascismo è la lezione di domenica 17 novembre, ore 11, sempre al Teatro Faraggiana, condotta da Emilio Gentile, considerato anche a livello internazionale il massimo storico italiano del fascismo. Nessuno meglio di lui può condurre l’incontro dedicato al primo dittatore carismatico del Novecento, argomento affrontato già in diverse pubblicazioni come Le origini dell’ideologia fascista (Laterza, 1975), Mussolini e La Voce(Sansoni Editore, 1976), Italia ai tempi di Mussolini. Viaggio in compagnia di osservatori stranieri (Mondadori, 2014) e Mussolini contro Lenin (Laterza, 2017).
Nel corso dei suoi studi, Gentile ha approfondito in particolare i temi della modernità, della nazione e del totalitarismo e ha vinto, tra gli altri, il premio Hans Sigrist dell’Università di Berna e l’onorificenza Renato Benedetto Fabrizi dell’Associazione Nazionale dei Partigiani d’Italia. Chi è fascista (Laterza, 2019) è il suo ultimo saggio, dedicato agli allarmi del presente su un ritorno del fascismo le cui caratteristiche sarebbero la sublimazione del popolo come collettività virtuosa contrapposta a politicanti corrotti, il disprezzo della democrazia parlamentare, l’appello alla piazza, l’esigenza dell’uomo forte, il primato della sovranità nazionale, l’ostilità verso i migranti. Nel libro, Gentile chiarisce che cosa sia stato il fascismo come fenomeno storico e pone l’accento sulla possibilità che il “pericolo fascista” che allarma il presente distragga dalle vere ragioni della crisi democratica.
Professore emerito dell’Università di Roma La Sapienza e socio dell’Accademia Nazionale dei Lincei, Emilio Gentile ripercorre nella sua lezione la storia dei Fasci di combattimento, 800 nel 1919 e 200mila nel 1922 per una ricognizione sulla figura del dittatore, innalzato al culto della personalità, modello per altri dittatori della destra rivoluzionaria e forse anche per lo stesso Stalin.
La terza Lezione di Storia, domenica 24 novembre, sempre alle ore 11 è con Loris Zanatta, docente di Storia Latino-Americana presso l’Università di Bologna e autore di numerosi articoli pubblicati in Europa e America Latina. Storico, giornalista e scrittore con la passione per i viaggi, è editorialista de La Nación, importante quotidiano di Buenos Aires. Tra i suoi lavori si ricordano Il peronismo (Carocci, 2008), Eva Peron. Una biografia politica (Rubettino, 2009), Il populismo (Carocci, 2013) e Storia dell'America Latina contemporanea (Laterza, 2017).
Fidel Castro. L’ultimo re cattolico è il titolo della lezione che Zanatta tiene sul leader della rivoluzione cubana che ha imposto con le armi un suo credo, fondendo insieme politica e religione. Il suo regime non è stato una comunità politica ma di fede, inclusiva verso i fedeli, spietata con gli eretici. I suoi nemici sono stati quelli della Spagna cattolica: la civiltà protestante e l’Illuminismo, ora ribattezzati capitalismo e liberalismo.
Castro, nato nel 1926 e morto a L’Avana nel 2016, guidò il movimento rivoluzionario che nel 1959 rovesciò a Cuba il dittatore Batista. Entrato trionfalmente all’Avana, assunse la carica di primo ministro, che ha continuato a ricoprire nei decenni successivi assieme a quelle di capo delle forze armate e primo segretario del Partito comunista cubano. Già protagonista della Guerra fredda entro lo schieramento sovietico in opposizione agli USA, non ha sconfessato il valore politico-ideologico del comunismo. Ha attuato moderate riforme dopo la dissoluzione dell'URSS e nel 2006 ha delegato l'esercizio del potere al fratello Raúl.
L’ultima lezione, domenica 1 dicembre, ore 11, è Bin Laden e la forza della paura, protagonista Domenico Quirico, uno dei più grandi inviati di guerra del nostro giornalismo, che ha vissuto la ferocia del conflitto sulla propria pelle, raccontandola anche in libri come Succede ad Aleppo (Laterza, 2017) Premio Terzani 2018, Che cos’è la guerra (Salani, 2019). Inviato del quotidiano La Stampa e caposervizio esteri, Quirico si è interessato agli avvenimenti della “Primavera araba”. Il 9 aprile 2013, mentre si trovava in Siria come corrispondente, è stato rapito e liberato l’8 settembre.
Al Teatro Faraggiana l’intervento del reporter sullo sceicco di origine saudita, fondatore dell’organizzazione terroristica al-Qā'ida, chiude le Lezioni di Storia. Un’indagine sulla doppia faccia di Bin Laden, terrorista che ha socializzato e globalizzato l’idealità della morte facendone idealità di vita o precursore di un terrorismo che si fa Stato e progetto politico-militare. Un irrisolto mistero, quello di Bin Laden, che resta al di là di una soglia che nessuna parola può descrivere senza rischiare di perdere significato.
Tutte le lezioni sono a ingresso libero fino a esaurimento posti, previo ritiro del biglietto gratuito di assegnazione del posto numerato presso la biglietteria del Teatro Faraggiana (aperta tutti i giorni ore 17-19). I possessori Carta Plus del Circolo dei lettori possono prenotare il posto in sala.