Novara - Una vita spesa a fianco dei bambini malati di leucemia. Momcilo Jankovic è a Novara stasera mercoledì 19 marzo alle 21, presso l’auditorium Fratelli Olivieri del Conservatorio Cantelli di Novara (in piazza Puccini), per spiegare come la malattia – affrontata con sorriso e speranza – possa divenire un momento di crescita per i piccoli malati e le loro famiglie. Con lui è presente Ezio Aceti, studioso dell’età evolutiva e appassionato testimone dell’ascolto autentico dei bambini come via maestra di un’educazione efficace. Modera l’incontro Maria Mattioli, impegnata come pedagogista nei Servizi educativi per la prima infanzia e la famiglia del Comune di Novara. «È un’occasione che Passio 2014 offre per riflettere, con esperti di eccezione, sulle difficoltà e le sfide del crescere – spiega don Silvio Barbaglia (nella foto), presidente del comitato organizzatore –. Una sfida che tutti viviamo, perché essere figli è la condizione originaria di ogni uomo e ogni donna».
L’appuntamento è rivolto a genitori ed educatori, ma anche all’intera comunità civile, perché – afferma il vescovo Franco Giulio Brambilla, chiamato a introdurre e concludere la serata – «educare è una responsabilità che tutta la società deve condividere con la famiglia e con la scuola, per permettere ai giovani di “ereditare” il meglio dell’esperienza dei padri e di sperare in un futuro nuovo perché buono».
Momcilo Jankovic: dirigente medico di 1° livello presso l’azienda ospedaliera “San Gerardo dei Tintori” di Monza, è specializzato in Emato-Oncologia Pediatrica e dal 1994 è responsabile dell’Unità Operativa Semplice di Day Hospital di Pediatria. Si è sempre dedicato all’aspetto psicosociale delle malattie emato-oncologiche che ha curato, cercando di stimolare quei principi di solidarietà e di alleanza terapeutica che sono stati e sono tutt’oggi alla base del successo ottenuto e cioè la guarigione in più del 70 per cento dei bambini trattati per queste malattie.
Ezio Aceti: psicologo ed esperto di Psicologia dell’età evolutiva, scolastica, famigliare e di handicap e disabilità, è attivo come formatore di educatori ed è autore di circa quindici volumi divulgativi di pedagogia per genitori ed educatori. «I bambini – afferma – non sono piccoli adulti, sono persone diverse, con sensibilità, spiritualità, cultura e fantasia proprie e come tali vanno riconosciuti, rispettati e amati. Noi non dobbiamo educare, ma scoprire e leggere la novità che portano dentro, con un profondo rispetto per la loro dignità umana. I bambini sono una cosa meravigliosa: ci danno fiducia, firmando con noi una cambiale in bianco»