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PASSIO, LA CROCIFISSIONE 'SVELATA'

La Cappella della Crocifissione di Gaudenzio rivela i suoi segreti in uno spettacolo multimediale

Novara - La Cappella della Crocifissione di Gaudenzio Ferrari, mostrata con le tecnologie digitali più avanzate, nell’evento più originale e spettacolare dell’intera programmazione di Passio 2018. Venerdì 23 marzo alle ore 21 – nella vigilia dell’inaugurazione della mostra dedicata nel palazzo del Broletto al grande artista valsesiano – la cappella n° 38 del Sacro Monte di Varallo, opera-simbolo della sua arte, viene presentata nella Basilica di San Gaudenzio di Novara in uno spettacolo multimediale dal titolo “Lo spettacolo della Croce: Gaudenzio Ferrari e la ricerca del sublime sul calvario di Gesù”, con il commento dello storico dell’arte Alberto Cottino e le riflessioni del vescovo mons. Franco Giulio Brambilla. «Non si tratta solo di un’opera straordinariamente bella – spiega Annarita Merigo di FattoreArte, la società specializzata in valorizzazione digitale dei beni artistici, che ha curato l’acquisizione delle immagini –. La Cappella della Crocifissione ha infatti valenze artistiche, storiche, simboliche e catechetiche che la rendono un unicum, paragonabile ai maggiori capolavori dell’arte del Cinquecento italiano». E per mostrarne le meraviglie un mega-schermo di oltre 7 metri di larghezza per 4 di altezza è installato, a occupare l’intero spazio del presbiterio della basilica. Su di esso appaiono, grazie a un proiettore laser full HD ad altissima luminosità, i dettagli dell’immagine, ingranditi fino a 40 volte rispetto alla dimensione reale, senza alcuna perdita di nitidezza. «Sarà come poter entrare nella cappella e mescolarsi alle statue, per un’esperienza di grande emozione e commozione estetica e spirituale. La stessa che era vissuta dei pellegrini del ‘500 in visita al Sacro Monte, e ora concessa ordinariamente solo a studiosi e addetti ai lavori di conservazione», prosegue Merigo. L’allestimento multimediale – realizzato da 121eventi ed Electric Land – comprende anche la realizzazione di un’inedita scenografia, che mostra le architetture della basilica ridisegnate con effetti di luce e video mapping, che “dipingono” le pareti con immagini tratte dall’opera di Gaudenzio Ferrari. Vengono inoltre presentati un documentario e filmati realizzati dal video-maker Enrico Omodeo Salè, ad accrescere l’impatto emotivo dell’evento. Commento sonoro allo spettacolo è offerto dal violoncello solista di Isabella Veggiotti e dalle note della cetra di Maria Dina Bertotti, che accompagna la lettura di testi poetici affidati alla voce di Katia Montebuglio. La serata è inoltre l’occasione per rendere l’ultimo saluto alla reliquia della Madonna del Sangue che, giunta a Novara il 14 febbraio scorso per la prima volta dopo 524 anni dal miracolo, viene riportata a Re da una delegazione della Valle Vigezzo. Il reliquario, deposto nel presbiterio, è – per l’occasione – accessibile ai fedeli senza l’urna protettiva in vetro che l’ha custodito durante il soggiorno a Novara.