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Prime edizioni rare giovedì alla Negroni

Distribuite opere di Emanuelli e di altri scrittori

Novara - La prima volta a Novara di una simile iniziativa: alle 18 del 6 febbraio ai presenti saranno offerte copie da collezione di celebri autori novaresi con raccolta fondi a favore della Biblioteca del Centro Novarese di Studi Letterari. Con Roberto Cicala intervengono Alessandro Curini, Renzo Fiammetti e Ercole Pelizzone. Non era mai successo a Novara e sarà un’occasione da non perdere giovedì 6 febbraio alle 18 alla Biblioteca Civica Negroni, perché chi interverrà al primo dei Giovedì letterari di febbraio potrà portarsi a casa copie rarissime di prime edizioni di scrittori novaresi come Enrico Emanuelli, ma anche Graziosi e Vassalli. L’evento mette in offerta libera copie da collezione di celebri autori con raccolta fondi a favore della Biblioteca del Centro Novarese di Studi Letterari, con presentazioni di Roberto Cicala, Alessandro Curini, Renzo Fiammetti e Ercole Pelizzone in qualità di bibliofili esperti di letteratura novarese. L’incontro è organizzato per ricordare il giornalista e scrittore Emanuelli e ringraziare l’erede signora Carla Coppa Barbè per il dono di copie autografate dell’autore di Uno di New York per la sezione novarese della biblioteca. Inoltre a tutti i presenti sarà donato un cofanetto con le lettere dello scrittore Dino Garrone grazie a un omaggio della filiale novarese di Intesa Sanpaolo di corso Risorgimento, già Banca Prossima.

La Biblioteca del Centro Novarese di Studi Letterari, un’eccellenza italiana tra i fondi bibliografici di geografia letteraria locale, segue l’idea cara a Carlo Dionisotti di una “geografia e storia della letteratura”, declinandola nelle opere di e su autori legati al territorio novarese (dalla Marchesa Colombi a Bonfantini, da Contini a Dionisotti, da Emanuelli a Rodari, e nel settore per ragazzi da Ballario a Lavatelli), con annesso archivio di documenti, tra cui l’Archivio Dante Graziosi, e un servizio di consulenza bibliografica e di ricerche, soprattutto in ambito scolastico e universitario, attivo su appuntamento a cura di operatori del centro studi. Periodicamente sono fatti aggiornamenti bibliografici, anche sulla base di acquisti sul mercato antiquario, e referente bibliotecaria è Valentina Zanon con il supporto di Alessandro Curini.

Nella sala della Sezione Novarese dedicata agli scrittori novaresi sono conservate anche raccolte complete di riviste (da “Microprovincia” alla storica “la Libra”) ed edizioni rare, come o le edizioni ottocentesche in formato mignon delle poesie di Regaldi o le traduzioni straniere delle opere di Marchesa Colombi e Vassalli. Proprio Vassalli in passato ha promosso una raccolta fondi per la stessa biblioteca che egli stesso aveva inaugurato, a palazzo Vochieri, nel 2002, al primo piano di corso Cavallotti 6 a Novara. E dal 2020, grazie a una schedatura sostenuta dalla Regione Piemonte, fa anche parte la sua biblioteca d’autore, donata in occasione di una cerimonia pubblica il 2 ottobre 2009, con i libri attualmente conservati presso la casa dello scrittore e consultabili per motivi di studio su appuntamento. Dal 2020 la biblioteca del Centro Novarese di Studi Letterari fa parte del Polo SBN dell’Università del Piemonte Orientale.

Enrico Emanuelli nacque a Novara nel 1909 e, non ancora ventenne, pubblicò il suo primo libro, Memolo, ovvero vita, morte e miracoli di un uomo, per le edizioni della rivista novarese “La Libra”, fondata da Mario Bonfantini nello stesso anno, il 1928, alla quale collaborò. Divenne uno degli inviati speciali italiani di maggiore prestigio, prima per “La Stampa”, quindi per il “Corriere della Sera”, dove assunse la carica di redattore della pagina letteraria. Un suo titolo è diventato proverbiale, La Cina è vicina del 1957, tratto dalle sue corrispondenze giornalistiche, spesso di un valore letterario che trascende la loro origine occasionale, dove si coglie la fine analisi interiore che caratterizza anche i personaggi dei suoi romanzi, come La congiura dei sentimenti del 1943, con la rivolta dell’individuo contro la società. Uno di New York, uscito nel 1959, è un amaro esame di coscienza attraverso la vicenda di un celebre pittore che torna casualmente nella città dove è nato (riconoscibilissima in Novara) non ritrovando più i suoi ideali giovanili. Postumo fu pubblicato il libro-testamento Curriculum mortis, l’anno dopo la morte avvenuta a Milano nel 1967.

Il mese di febbraio dei “Giovedì letterari in biblioteca”, che sono l’appuntamento di più lunga tradizione a Novara per la presentazione di libri, nato nel 2001, proporrà dopo l’evento del 6 febbraio altri incontri di interesse. Giovedì 13 febbraio alle 18 Anna Cardano presenta nel suo spazio di “Sconfinamenti tra storia e letteratura” un libro molto significativo: Alfabeto dei piccoli armeni di Sonya Orfalian (Sellerio). La settimana dopo, il 20 febbraio, Maria Adele Garavaglia curerà due momenti nel segno del libroforum in chiave novarese: alle 16 con Stazioni di Eleonora Bellini (Kanaga edizioni) e alle 17 Ombra di Anna Maria D’Ambrosio (ETS). Il finale del mese, giovedì 27 febbraio. Alle 18, sarà dedicato agli appassionati di libri ma soprattutto di musica, Infatti un musicista autore di canzoni di Mina, Finardi e altri, presenta un itinerario nell’Italia delle canzoni presentando il volume Un armadio di canzoni: si tratta di Claudio Sanfilippo, in dialogo con Nicola Caramaschi ed Elena Mastretta in un incontro in collaborazione con l’Istituto Storico Fornara e infatti si parlerà anche di canzone d’autore e di impegno civile.