Novara - Un successo di pubblico la presentazione di sabato 5 novembre alle ore 21 da parte di Pro Loco Novara, Liberi dagli Stereotipi e Viaoxiliaquattro, del dramma in atto unico dal titolo “Occhi su di noi”, una produzione originale scritta da uno dei componenti dell'associazione teatrale, Daniele Ferrari. Caterina Zadra - Presidente di Pro Loco Novara - narra gli esordi: "Di questo evento teatrale ne era stato presentato un trailer, una piccola parte, in occasione della Giornata Internazionale del Teatro organizzata da Pro Loco Novara il 27 marzo di quest'anno come lancio per l'evento che avrebbe dovuto avere luogo a luglio nel Cortile della Cultura di Casa Rognoni Salvaneschi, chiuso per prudenza per permettere degli studi statici sulla struttura. La collaborazione fra la compagnia teatrale e Pro Loco Novara è intensa: sono tutti tesserati, sono stati voci narranti e partners nella bella maratona poetica del 21 marzo, hanno trovato accoglienza presso gli spazi dell'associazione per le prove settimanali. La buona connessione fra associazioni ha permesso anche la collaborazione con Paolo Beretta e il contenitore creativo di Viaoxiliaquattro."
Gabrio Mambrini - Segretario e membro della Commissione Cultura di Pro Loco Novara - ci tiene a sottolineare come l'intensa ed impegnativa attività culturale del sodalizio non si sia fermata neanche durante la pandemia, producendo eventi in forma digitale, e quindi tantomeno lo sta facendo ora che il Cortile della Cultura di Casa Rognoni Salvaneschi è per i motivi anzidetti dichiarato impraticabile. Tant'è che la programmazione comunque viene rispettata e realizzata in siti diversi della città e non solo, visto la capacità di esprimersi anche fuori dal territorio ed in considerazione della favorevole accoglienza che viene riservata a Pro Loco Novara da parte di istituzioni e comunità vicine e lontane. La prova ulteriore è il battesimo della piece teatrale di questa sera a compimento di un percorso non semplice, ma ricco di soddisfazioni".
Sara Clementoni di Liberi dagli Stereotipi, racconta: "gli esordi della Compagnia Teatrale risale al 2009 quando alcuni hanno condiviso un’esperienza di improvvisazione teatrale con La Ribalta, successivamente con l’associazione Dimidimitri. La passione per il gioco del teatro e l’intesa del gruppo sono cresciuti nel tempo, portando alla nascita della prima compagnia teatrale amatoriale, confluita nel 2016 nell’attuale Liberi dagli Stereotipi Teatro, branca teatrale di “Liberi dagli Stereotipi”, associazione che combatte tutti gli stereotipi e promuove la libera iniziativa, la creatività e il recupero attraverso l’attività culturale". E continua: "La pausa obbligata di questi due anni è stata per noi un autentico trampolino: siamo tornati al lavoro con entusiasmo, dedicandoci ad una nuova avventura. Ci stiamo mettendo alla prova per la prima volta in totale autonomia, facendo leva sul desiderio condiviso di sana leggerezza, con una buona dose di autoironia, ma anche con la voglia di crescere e perfezionarci insieme. L’energia che ci pervade quando siamo sul palco, la passione che ci lega, la magia che si respira quando si va in scena non possono essere spiegate; solo vissute e condivise. Ed è quello che vorremmo saper donare al nostro pubblico". Oltre a Sara, gli interpreti sono stati Matteo Corona, Daniele Ferrai, Stefano Ficagna, Marcella Frare, Battistina Teli, Simona Torri, Gianpiero Ventimiglia e il piccolo Niccolò Corona (figlio d'arte) che sarà sostituito degnamente da Guglielmo Campigotto in occasione della replica il giorno 26 Novembre sempre alle 21 presso Musica Nova in Via Marie Curie 6 - San Pietro Mosezzo a Novara.
Paolo Beretta si dichiara molto soddisfatto da questa prima collaborazione presso il Centro di Culture Contemporanee denominato “Viaoxiliaquattr0”, progetto di carattere didattico-artistico che prevede attività espressive, di formazione, di comunicazione, di promozione e di solidarietà. La struttura è strategica nel suo scopo di accogliere attività socio-culturali ed aggreganti a livello cittadino e che coinvolge molte associazioni del territorio.
In questo momento di crisi economica e sociale, la cultura può essere un collante per costruire una comunità più coesa, più solidale e più consapevole. E il ruolo dei volontari della cultura, creativi e filantropi, può divenire di stimolo per innescare visioni alternative e costrutti di conoscenza di cui tanto si ha necessità. Pensando soprattutto ai cittadini di domani.