Novara - Giovedì 14 marzo alle ore 18 in biblioteca Negroni si terrà il consueto appuntamento con gli confinamenti tra storia e letteratura a cura di Anna Maria Cardano su La ragazza di Marsiglia (Sellerio) di Maria Attanasio. Unica donna a partecipare all’impresa dei Mille, protagonista del Risorgimento, per vent’anni moglie di Francesco Crispi, Rosalia Montmasson è stata cancellata dalla storia, rimossa dai libri e dalle memorie dell’epoca. Maria Attanasio ne ha seguito le tracce, ripercorso i luoghi, scavato tra cronache e documenti, si è appassionata alla vita di questa donna dal temperamento straordinario, ribelle a ogni condizionamento e sudditanza. E ce la racconta in un romanzo sulla libertà di pensiero che è quasi una storia al femminile sul Risorgimento. Chi sfogliasse l’album dei Mille, galleria fotografica degli eroi dell’impresa garibaldina, al n. 338 troverebbe la foto di Rosalia Montmasson Crispi, l’unica donna che si imbarcò alla volta della Sicilia. Di lei poi non si seppe più nulla, svanita nelle carte pubbliche e private, rimossa dalla memoria nazionale e oggi restituita alla sua grandezza grazie a una scrittrice da sempre attratta da figure ribelli e anticonformiste. Eppure Rosalia non era una donna qualunque, per vent’anni fu la moglie di Francesco Crispi, di cui aveva condiviso ideali e azioni. Si erano conosciuti a Marsiglia e poi Torino nel 1849, negli anni della cospirazione risorgimentale, Rosalia l’aveva seguito nell’esilio a Malta dove si erano sposati e dove si mantenevano con il lavoro di lei, lavandaia e ricamatrice. E poi a Londra, a Parigi, al servizio della causa mazziniana senza paura e senza riserve si era fatta cospiratrice e patriota, sempre al fianco del suo Fransuà, così chiamava Crispi. Alla vigilia della spedizione di Garibaldi in Sicilia lei si presentò. Il Generale era stato chiaro, né mogli, né madri, né volontarie, sulle navi non voleva donne, ma di fronte alla determinazione della ragazza cedette e non se ne pentì; fu protagonista di quella sollevazione di popolo che fu la spedizione dei Mille, ricevette la medaglia dalle mani dell’eroe dei due mondi, il riconoscimento del ruolo svolto, la pensione.
Maria Attanasio, nata a Caltagirone nel 1943, è una poetessa e scrittrice italiana, autrice di romanzi e di saggi. È stata preside del liceo classico della città natale e consigliere comunale del PCI; in seguito ha militato nelle file della sinistra, ma da indipendente. Da preside, ha annesso all'indirizzo classico una nuova sezione di liceo linguistico. Incline alle nuove metodiche pedagogiche e didattiche, ha favorito conferenze e dibattiti, anche in Rai. In politica, invece, è stata la prima donna dirigente del comprensorio del Calatino. Oltre che poesie e romanzi brevi, scrive e pubblica saggi sulla storia e sulla letteratura, e collabora a riviste, tra cui “Autobus”, “Cobold”, “Nuovi Argomenti”, “Per approssimazione”, “U & G”, “Spirali”, “Tabella di marcia”. Ha collaborato anche col quotidiano “La Sicilia”. Come poetessa, scarna e concisa, sublima melodicamente la femminilità e nel contempo la sete di giustizia sociale che sfocia in un femminismo delicato e incisivo politicamente. Nei suoi romanzi si fondono storia e immaginazione. I personaggi reali si muovono in azioni fantasiose, senza mai tradire il vero storico, e si immergono in gesta metaforiche e di ribellione contro una società ingiusta e un destino ineluttabile. La storia è analizzata alla luce dei “se” e dei “ma”, senza negare alla realtà la sua materialità, ma con un appello frequente al fato dei greci e alla speranza.
I “Giovedì letterari in biblioteca” sono organizzati dal Centro Novarese di Studi Letterari in collaborazione con l’Istituto Storico Fornara con il patrocinio del Comune di Novara e della Regione Piemonte con il supporto della Fondazione della Comunità del Novarese.