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Quasi Grazia al Faraggiana

Spettacolo con Michela Murgia dedicato al Nobel per la Letteratura Grazia Deledda in programma mercoledì 4 aprile
Michela Murgia

Novara - Prossimo appuntamento di gran spessore culturale per la stagione teatrale del Faraggiana. Va infatti in scena mercoledì 4 aprile alle 21 'Quasi Grazia', di Marcello Fois, con Michela Murgia nel ruolo di Grazia Deledda e Lia Careddu, Valentino Mannias e Marco Brinzi;  regia di Veronica Cruciani; assistenza alla regia di Lorenzo Terenzi; scene e costumi di Barbara Bessi; assistenza scene e costumi di Laura Fantuzzo; costumi di Michela Murgia: Patrizia Camba; drammaturgia sonora a cura di Francesco Medda - Arrogalla. Produzione a cura di Sardegna Teatro.

Scrive la regista Cruciani: "Se oggi sono possibili alcune battaglie sulla parità dei sessi è anche grazie a donne che, pur non facendo esplicitamente attività politica, con le proprie scelte di vita hanno dato un grande segnale di autonomia e indipendenza. Grazia Deledda, partita nel 1900 a ventinove anni dalla Sardegna per inseguire il suo desiderio di diventare una scrittrice, ha pagato molto caro questo strappo dalla propria terra e dalla propria famiglia. Il testo di Marcello Fois racconta tre momenti fondamentali della vita della Deledda. Attraverso questi tre momenti, con la regia vorrei restituire parte di questa vicenda privata, che parla di vita ma anche di letteratura, per arrivare!a indagare la questione femminile contemporanea. Quello che sempre mi interessa dei personaggi è il lato umano, quando esso diventa parte di una politica in un senso più ampio. La presenza di Michela Murgia, per la prima volta in scena, è una scelta che rende chiara questa visione registica; un’altra donna e scrittrice sarda la quale si è sempre esposta per combattere i pregiudizi sulla figura femminile e che interpreta un ruolo in cui se stessa e la figura di Grazia Deledda si sovrappongono e si richiamano come in un contro canto. Insieme agli attori e insieme a Michela Murgia abbiamo costruito una scrittura parallela a quella drammaturgica di Marcello Fois. Una scrittura creativa e scenica che ci permettesse di indagare i diversi piani del rapporto tra realtà e atto creativo, tra realtà e arte. Questa invenzione scenica, alternandosi alla realtà raccontata dal testo, rievoca i personaggi dei racconti di Grazia Deledda, tirando in campo tutto il suo immaginario e la sua visionarietà. Portando una ventata di magia e di letteratura viva sulla scena".