Share |

RICORDATA A NOVARA LA GIORNATA NAZIONALE DELLE VITTIME DELLE MAROCCHINATE

L’iniziativa – promossa dall’Associazione Nazionale Volontari di Guerra – ha visto il patrocinio del Comune di Novara e la partecipazione delle Associazioni d’Arma

Novara - Si è svolta nella mattinata di domenica 19 maggio presso la Cappella dei Caduti per la Patria di Piazza Puccini – luogo che in città simboleggia il sacrificio dei nostri connazionali per l’Italia – la cerimonia della Giornata Nazionale in ricordo delle Vittime delle Marocchinate. L’iniziativa, per la prima volta proposta nella città di Novara, ha voluto ricordare i 60.000 italiani vittime dei crimini delle truppe coloniali della Francia Libera tra il 1943 ed il 1945. Alla deposizione floreale, accompagnata dalle note della Canzone del Piave, sono seguiti gli interventi dei rappresentanti associativi ed istituzionali promotori dell’iniziativa.

Cristina Avvignano ha portato il saluto di Emiliano Ciotti, Presidente dell’Associazione Nazionale Vittime delle Marocchinate, inquadrando storicamente il fenomeno dei crimini di guerra perpetrati dal Corp Expetionnaire Francais, iniziati con lo sbarco in Sicilia nel 1943 e che raggiunsero la loro massima atrocità nel Lazio e nella Toscana dopo lo sfondamento della linea Gustav da parte degli Alleati. “Non è storia dei vinti o storia dei vincitori” – ha affermato la rappresentante dell’ANVM – auspicando che la ricerca storiografica prosegua il suo lavoro su questa tragica pagina della nostra storia “senza oscillare tra revisionismo ed ortodossia, ma guardando con obiettività ai fatti storici”.

Mauro Gigantino, Consigliere Comunale e rappresentante della Città di Novara, ha ribadito le ragioni morali e patriottiche del patrocinio da parte dell’Ente ed ha auspicato che la memoria storica delle marocchinate s’inserisca senza alcuna censura come riflessione storica nei quotidiani dibattiti sul rispetto dei diritti delle donne (la cifra delle violenze sessuali commesse dai Goumiers è ad oggi calcolata per difetto) e i crimini di guerra. “L’ impegno delle istituzioni – ha concluso Gigantino – dovrà essere quello di sostenere queste iniziative affinché si possa arrivare all’approvazione entro la fine della legislatura del progetto di legge che prevede l’istituzione nella data del 18 maggio della Giornata Nazionale in memoria delle vittime delle marocchinate”

Valerio Zinetti, in rappresentanza della Federazione provinciale dell’Associazione Nazionale Volontari di Guerra, ha inquadrato storicamente il tema della violenza contro le donne come pratica di guerra delle truppe coloniali francesi (episodi analoghi accaddero infatti durante l’occupazione della Renania da parte della Francia dopo la prima guerra mondiale) e di come tali crimini si fondarono sulla politica anti-italiana perseguita dalla Francia gollista durante la seconda guerra mondiale. “Le scelte di De Gaulle come l’internamento in campi di concentramento dei militari italiani che dopo lo sbarco in Normandia combatterono con la Resistenza e gli Alleati contro i tedeschi o i tentativi annessionistici in Valle d’Aosta, Piemonte e Liguria permettono d’inserire la guerra contro i civili delle truppe coloniali francesi in Italia nella responsabilità politica e militare della Francia Libera, la quale si poneva in prospettiva anti-italiana prima che ancora che antifascista”. “Restituire a questa vicenda il posto che merita nella storiografia nazionale, superando la pretesa di qualificare gli autori di questi crimini come vincitori e di umiliarne le vittime ascrivendole al solo campo dei vinti – ha concluso Zinetti - permette di dare una consapevolezza all’impegno affinché che tali atrocità non si verifichino mai più”.

La conclusione della cerimonia – alla quale hanno partecipato le rappresentanze delle Associazioni d’Arma e Comunità Militanti novaresi – è stata contrassegnata dall’intonazione dell’Inno di Mameli.