Novara - Venerdì 17 luglio per Le notti di Cabiria va in scena 'Romanzo d'Infanzia' con la Compagnia Abbondanza/Bertoni, con Michele Abbondanza e Antonella Bertoni. Testo Bruno Stori; regia e drammaturgia Letizia Quintavalla e Bruno Stori. Eccoci al terzo appuntamento de “Le notti di Cabiria” con uno spettacolo che ha fatto la storia del teatrodanza in Italia: 'Romanzo d'Infanzia' della Compagnia Abbondanza/Bertoni. In tournée dal 1997, cioè da 23 anni, Romanzo d’infanzia è uno spettacolo di particolare intensità e poesia , pluripremiato e acclamatissimo in Italia e all’estero (premio ETI/STREGAGATTO 1997/98). Spettacolo cult della Compagnia Abbondanza/Bertoni con oltre 700 repliche, è stato tradotto e viene rappresentato in 4 lingue. Un lavoro dedicato a tutti coloro che non possono fare a meno dell’amore, che danza e parla della relazione tra genitori e figli. Commuove gli adulti e fa ridere i bambini, per questo è vivamente richiesta la loro presenza, essendo una creazione nata soprattutto per un pubblico giovane. In scena 2 danzatori che si alternano tra essere genitori e figli e poi di nuovo padre e figlio e madre a figlia e poi fratelli, sì, soprattutto fratelli, e alternano il subire e il ribellarsi e difendere e scappare e tornare e farsi rapire per sempre senza ritorni: insomma vivere.
L’infanzia è il diamante della nostra vita, è grezza e abbagliante. Si può scheggiarlo e offuscare la potenza della sua luce. E questo è male? Non so, ma fa male, molto male. Se è vero che d’amore si può impazzire è ancor più vero che senza amore si diventa matti e infelici. E che disastro i bambini senza amore o con troppo amore. Questo lavoro parla del disagio infantile all’interno dei rapporti primari-affettivi, della violenza fisica e psicologica che l’infanzia subisce a casa o nelle istituzioni, del delitto di non ascoltare i propri figli, di colpe senza colpevoli. In scena due danzatori che si alternano tra essere genitori e figli e poi di nuovo padre e figlio e madre e figlia e poi fratelli, sì, soprattutto fratelli, e alternano il subire e il ribellarsi e fuggire e difendere e proteggersi e scappare e tornare e farsi rapire per sempre senza ritorni: insomma vivere.
Spettacolo storico della Compagnia Abbondanza/Bertoni, Romanzo d’infanzia è una dedica a tutti coloro che non possono fare a meno dell’amore. Michele Abbondanza e Antonella Bertoni hanno firmato le coreografie del concerto alla "Fenice" di Venezia per il Capodanno di Rai Uno del 2019.
Programma della serata:
ore 18:00 a Casa Bossi - Incontro di approfondimento pre spettacolo a casa Bossi: " Troppo amore, poco amore: cosa è peggio?", interverranno Anna Pacini coordinatrice del Centro per le famiglie del Comune di Novara e Alessandra Bertolotti, psicologa dell'assocazione OrientaMente, aperto ad un numero ristretto di 20 persone, (prenotazioni a info@cabiriateatro.com) in presenza e in diretta FB dalla pagina di Cabiria Teatro.
Ore 20.40 al Castello Sforzesco - Concerto di Mario Zara, grandissimo pianista jazz, a cura della Lizard Accademy di Novara, che ci presenterà il suo progetto "Before my name".
- Reading a cura di “No, Dieci racconti per un nuovo immaginario novarese 2” coordinato da Luca Ottolenhi, 9 scrittrici e uno scrittore continuano il progetto di rinarrare la città di Novara, sarà la volta di Raffaella La Villa con “Spirit”, interessante introspezione nel mondo universitario novarese.
- Book’s lottery dove verrano regalati dei libri.
Ore 21.30 Romanzo d'Infanzia
In caso di pioggia lo spettacolo si terrà al Teatro Faraggiana.
Info biglietteria: https://biglietteria.fondazioneteatrococcia.it
Biglietteria Teatro Coccia, Via F.lli Rosselli 47.
Intero10 euro, Ridotto bambini sotto i 10 anni 5 euro, Ridotto 0/3 anni 0,50 cent.
Orari di apertura:
- dal martedì al sabato, esclusi festivi, dalle ore 10.30 alle ore 18.30 (BONUS 18 APP E CARTA DELL'INSEGNANTE valido solo presso Teatro Coccia e non la sera presso la Biglietteria del Castello)
- nei giorni di spettacolo da un'ora prima dell'inizio delle rappresentazioni presso l'ingresso di Piazza Martiri del Castello Sforzesco.