Novara - Da quest’anno Scrittori&giovani porta libri e dibattiti anche presso la Casa Circondariale di Novara, in via Sforzesca 49 grazie alla disponibilità della direzione perché «per essere autenticamente liberi occorre conoscere il carcere» per dirla con le parole di Marco Malvaldi, ospite venerdì 15 novembre alle ore 11 per presentare Vento in scatola (con Glay Ghammouri, Sellerio). L’autore sarà anche protagonista di un evento aperto al pubblico al Circolo dei lettori di Novara, in via Fratelli Rosselli 20, giovedì 14 novembre alle ore 18. Una commedia da camera si potrebbe definire Vento in scatola, solo che in questo caso la camera, l’ambiente chiuso in cui tutto si svolge, è molto grande: un carcere. Le celle, i corridoi, «l’aria», le zone degli assistenti, la stanza del dirigente, i luoghi di punizione (non c’è in questo carcere la tremenda «cella liscia»): qui i detenuti interagiscono tra di loro e con i sorveglianti, cercano di stabilire gerarchie e simpatie, e di passare il tempo. Al centro di questa vicenda corale, che non ha niente di autobiografico pur avvalendosi di esperienze vissute, c’è un giovane che si forma cittadino: un tunisino, abile broker nel suo paese, in carcere per un reato che non ha commesso ma impunito per una truffa di cui è colpevole. Mentre trascorre normalmente la pena, gli capita una cosa che mette i brividi e lo costringe a una scelta. Questo libro nasce dall’incontro, durante un corso di scrittura tenuto nel carcere di Pisa, tra Marco Malvaldi e Glay Ghammouri, un ex militare tunisino dalla carriera stroncata in patria per motivi politici e oggi detenuto in Italia a causa di un grave delitto. Mette assieme la sperimentata capacità di divertire mediante intrighi con la conoscenza interna minuziosa della situazione carceraria di chi ci vive. Ma non chiede commozione e pietà. Vuole soltanto mostrare l’interno di un carcere mettendo in scena la quotidianità, la sua giustizia e la sua ingiustizia («per essere autenticamente liberi occorre conoscere il carcere»). Ed è un libro rigenerante, di questi tempi in cui muri di odio si sollevano contro chiunque sia un diverso. Il suo senso è che, così come non si può tenere il vento in scatola, non si può imprigionare l’umanità che è in ciascuno di noi.
Marco Malvaldi è nato a Pisa. Dopo la laurea in Chimica presso la Scuola Normale Superiore di Pisa e contemporanei studi al Conservatorio, ha provato a fare il cantante lirico, ma ha abbandonato dopo poco. Esordisce nella narrativa nel 2007 con le storie dei vecchietti del BarLume, pubblicata da Sellerio. Da questa serie è stata tratta una fortunata serie televisiva. Dopo un recente romanzo dedicato a Leonardo da Vinci (La misura dell’uomo, Giunti), Malvaldi ha appena pubblicato Vento in scatola con Glay Ghammouri: senza abbandonare ironia e gusto del paradosso ci fa guardare al carcere in modo né convenzionale né caritatevole, ma davvero dall’altro lato delle sbarre.
Marco Malvaldi è nato a Pisa. Dopo la laurea in Chimica presso la Scuola Normale Superiore di Pisa e contemporanei studi al Conservatorio, ha provato a fare il cantante lirico, ma ha abbandonato dopo poco. Esordisce nella narrativa nel 2007 con le storie dei vecchietti del BarLume, pubblicata da Sellerio. Da questa serie è stata tratta una fortunata serie televisiva. Dopo un recente romanzo dedicato a Leonardo da Vinci (La misura dell’uomo, Giunti), Malvaldi ha appena pubblicato Vento in scatola con Glay Ghammouri: senza abbandonare ironia e gusto del paradosso ci fa guardare al carcere in modo né convenzionale né caritatevole, ma davvero dall’altro lato delle sbarre.