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Tango d'autore & Bolero al Coccia di Novara

Novara - S'intitola "Tango d'autore e Bolero" ed è lo spettacolo che andrà in scena sabato 5 marzo alle 21 al Teatro Coccia di Novara. In programma musiche di Astor Piazzolla, Carlos Gardel e Maurice Ravel. Sul palcoscenico del teatro novarese ci saranno Ruben Celiberti e il Balletto di Milano con i primi ballerini Giulia Paris e Martin Zanotti. Le musiche dal vivo saranno eseguite da Giuseppe Acquaviva (violino), Carlos Adrian Fioramonti (chitarra), Antonio Ippolito (pianoforte), Virgilio Monti (contrabbasso),
Nicola Daniele Ippolito (bandoneòn).
Ruben Celiberti, l'eclettico ed inarrestabile artista argentino, sarà ancora una volta protagonista sul palcoscenico del Tetro Coccia, accompagnato dai ballerini del Balletto di Milano e da 5 bravissimi musicisti. Lo spettacolo vuole essere l'evocazione di un ricordo che accompagna Ruben dall'infanzia: il giorno che suo padre lo incuriosì facendogli ascoltare i suoni che scaturivano magicamente dal grammofono gli trasmise una tale emozione che ha fatto nascere in lui l'amore per la musica passionale di Buenos Aires; da allora quegli autori lo hanno accompagnato nella sua crescita artistica, come il leggendario cantautore Carlo Gardel, artista dell'inizio del '900, fino all'ultimo grande compositore Astor Piazzola. In questo spettacolo di balletto e musica Ruben vuole rappresentare le sue esperienze interiori più intense, i ricordi, le passioni e la nostalgia di un paese lontano attraverso i suoni e i ritmi sublimi che solo il Tango possiede. A chiusura della prima parte il celeberrimo Bolero di Ravel, un brano che già di per sé suscita emozioni straordinarie. Danza popolare spagnola fra le più affascinanti, nota già alla fine del 1700, ha origini ed etimologia non del tutto certe. Nella versione classica è ambientato in una taverna, dove una zingara che si esibisce in un tavolo fa cadere in estasi i presenti. Ravel compose il Bolero per Ida Rubistein nel '28 e così lo descrive: “È una danza dal movimento moderato e costantemente uniforme, tanto nella melodia che nel ritmo, quest'ultimo è marcato costantemente dal tamburo. Il solo elemento di diversità è costituito dal crescendo orchestrale”. Tutto si gioca sulla caratteristica ripetitività della partitura, con progressive entrate degli strumenti sino al climax finale dell'inatteso crescendo. Questi “17 minuti di orchestra senza musica” (Ravel), hanno stimolato in questi 60 anni la fantasia e la creatività di molti coreografi. Celeberrima è la versione de Maurice Bejart del 1961. Bolero ha la capacità di entrare nella vita delle persone, di colpire i sensi, di passare la cute, di entrare nel sangue, di arrivare alle cellule anche più lontane di cuore e cervello. Qui gli interpreti, soggiogati da una enigmatica coppia, si fanno coinvolgere, travolgere ed infine condurre, nell'incalzante crescendo musicale, in una danza di seduzione.

Ruben Celiberti è ballerino, coreografo, cantante e pianista argentino di origini italiane è conosciuto ed apprezzato per la sue qualità di artista poliedrico. È stato vincitore di numerosi premi per la danza fra cui l'“Hulgate” nel 1984, il Premio “Gino Tani” nel 1990 e il “Leonide Massine” nell'anno successivo. Come coreografo è stato premiato nel 1997 con il “Trinidad Guevara”. Considerato una stella della danza di valore internazionale (nel 1996 gli è stato assegnato il “Critics Award” quale miglior performer sudamericano), ha studiato ballo, pianoforte e canto all'Istituto del Teatro Colón di Buenos Aires, perfezionando poi gli studi a Parigi. Ha fatto parte dal 1984 della Compagnia di Attilio Labis e, dall'anno successivo, del Balletto Nazionale di Marsiglia diretto da Roland Petit. Nel suo repertorio figurano spettacoli firmati da registi e coreografi quali Lindsay Kemp, con cui ha lavorato nel 1989, Vittorio Biagi (nello stesso anno) e Micha van Hoeche (nel 1995). In Italia - dove trascorre parte dell'anno - ha effettuato tournée nei maggiori teatri partecipando anche a musical e festival di danza (in particolare di due danze tipicamente argentine, il tango e la milonga). In particolare ha recitato nel 1992 ne La dama delle Camelie , diretto da Giuseppe Patroni Griffi, e - due anni dopo - in Un americano a Parigi , interpretato assieme a Raffaele Paganini e a Rossana Casale. Per la televisione italiana è apparso per la prima volta sul piccolo schermo nel 1988 come showman nello spettacolo di Raiuno Buona fortuna. Come coreografo, ha debuttato nel 1992 con il suo Amor y Tango, opera in cui mescola danza e canto e della quale è stato interprete protagonista. A questo lavoro ha fatto seguito nel 1996 A puro talento e ancora, nel 1998, Pasiones , pièce con cui ha debuttato a Buenos Aires. Nel 2005 ha curato per il Balletto di Milano la regia e coreografia dello spettacolo teatrale Amor de tango , articolato su musiche di Astor Piazzolla e Carlos Gardel, poi ripreso nel 2008 sempre dal Balletto di Milano con Raffaele Paganini.