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TORINO BALLO 1945 GRANDE ADAGIO POPOLARE

foto di Ewa Gleisner

Novara - Un gruppo di danzatori dell’Associazione di Promozione Sociale Oltre le Quinte parteciperà il 1° maggio a Torino, in occasione della Festa del Lavoro e dei Lavoratori, a “Ballo 1945 _ Grande adagio popolare”. L’azione coreografica è stata ideata da Virgilio Sieni ed è costruita con un centinaio di cittadini di tutte le età, tra cui, appunto, alcuni soci di Oltre le quinte che settimanalmente si sono recati nel capoluogo piemontese per le prove, ospiti di Associazione Didee in partenariato con le associazioni Filieradarte e Merkurio – progetti musicali. Su musiche originali eseguite dal vivo da Michele Rabbia i danzatori, persone di tutte le età, estrazione sociale, provenienza, si esibiranno nello spazio Mirafiori MRF – corso Luigi Settembrini 164, ex stabilimento produttivo delle Fiat, e quindi contesto simbolico in tema di lavoro, archeologia industriale e tessuto urbano che si rianima producendo relazioni ed esperienze, servizi culturali ed artistici per la collettività con una specifica attenzione alle vecchie e nuove generazioni, alle donne e ai migranti. Virgilio Sieni, coreografo fiorentino di fama internazionale, ha ideato per questa partitura corale varie azioni coreografiche che richiamano il famoso dipinto “Il Quarto Stato” di Pellizza da Volpedo.

Non è certo la prima volta che Oltre le Quinte collabora con Sieni, anzi negli ultimi due anni il lavoro realizzato insieme ha dato frutti importanti: prima “Altissima povertà” alla reggia di Venaria e poi al salone dell’Arengo del Broletto di Novara, poi “Cammino popolare” a Milano in occasione del 1° maggio 2017 e ancora lo spettacolo “Di fronte agli occhi degli altri” andato in scena al Teatro Faraggiana.

La partecipazione a questa grande azione coreografica torinese rientra negli obiettivi di Oltre le Quinte, che nata nell’agosto 2016, promuove sul territorio della Provincia di Novara laboratori di ricerca e sperimentazione, in cui i partecipanti intraprendono un percorso di sviluppo interiore e interpersonale grazie alla prossimità, al dialogo, all’intreccio di sguardi e di gesti che la musica (creata nella sua forma orchestrale), la danza e il teatro rendono possibili e visibili.