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Un’aria diversa - Dialoghi e dubbi sulla Libertà di Niccolò Roda

Novara - Sabato 15 marzo alla sala Conferenze di Palazzo Vochieri presso la Biblioteca Civica Negroni in corso Cavallotti 6 a Novara verrà presentato il volume “Un’aria diversa, - Dialoghi e dubbi sulla Libertà” di Niccolò Roda. La presentazione, che avrà inizio alle ore 17.00 è patrocinata dal Comune di Novara. L’autore usa una forma antica per sviluppare il suo pensiero. È quella del “dialogo” in cui le idee trovano la propria definizione attraverso un confronto progressivo. Il ragionamento si sviluppa attraverso il confronto verbale tra due o più persone e procede per passi successivi accompagnando con semplicità il lettore in un territorio arduo e talvolta ostico quale quello della ricerca filosofica e concettuale. Nato come forma espressiva di culture in cui l’oralità prevaleva sulla traccia scritta il dialogo è divenuto oggi, in una società apparentemente ricca di forme di comunicazione, uno strumento quasi rivoluzionario. È un testo che ha diverse chiavi di lettura. Può essere letto tutto d’un fiato se si è interessati alla dinamica della relazione tra i due protagonisti oppure lentamente, poco per volta, se si vogliono seguire e metabolizzare i concetti. Qualcuno troverà risposte, qualcun altro incontrerà stimoli per nuove domande, altri ne apprezzeranno la lucida esposizione, altri ancora lo vivranno come un giallo senza assassini da seguire con il fiato sospeso fino all’ultima pagina. Nessuno si accorge che è stato scritto da un giovane alla vigilia dell’esame di maturità.  In ogni caso non poteva restare chiuso in un cassetto.

«Ho preferito far dialogare due persone - spiega Niccolò - piuttosto che dar vita ad un semplice trattato perché credo che solo così la riflessione su un tema tanto importante possa essere viva e vera. Devo dire che quello che era iniziato come un lavoro in vista dell’esame di maturità si è trasformato col tempo in una vero e proprio interesse e che ho imparato a coltivare con passione queste mie letture.  Ed è per questo che, comunque vada, sono molto soddisfatto del mio lavoro e del mio percorso perché mi ha fatto cogliere la bellezza del pensiero di molti grandi. E credo che questa sia la cosa più importante per maturare davvero, perché è attraverso le parole di questi uomini immortali che potremmo, forse, cambiare qualcosa».