Novara - Un “Amleto” che nasce nel quartiere della Rizzottaglia. A Novara, grazie alla collaborazione di una rete di partner promossa da Cabiria Teatro insieme a Territorio e Cultura ODV con il sostegno di Fondazione Cariplo, va in scena lo spettacolo teatrale inserito nel programma 2023 del festival NU Arts and Community: sabato 23 settembre alle 20.30 appuntamento alla Corte degli Speziali, Tetti Verdi. Amleto cammina per le strade. Con lo smartphone inquadra le case popolari, i palazzi tutti uguali, altissimi, le decine di parabole abusive, le crepe nei sottoscala. Registra urla, la musica latinoamericana a tutto volume. Così inizia “Amleto Principe dei Palazzi” di Maurizio Patella, produzione di Cabiria Teatro, soggetto e regia di Mariano Arenella: prende spunto da una serie di testimonianze raccolte tra gli abitanti, in collaborazione con Territorio e Cultura ODV che da anni lavora attivamente nel quartiere. Lo spettacolo è realizzato con il sostegno di Fondazione Cariplo grazie all'assegnazione del contributo Emblematico Provinciale con il progetto “Stagelife - il palcoscenico della vita”, un percorso di produzione di spettacoli teatrali contemporanei, che si pone l’obiettivo di superare la dicotomia tra distanza e presenza in scena con una proposta teatrale immersiva tra performance dal vivo e in streaming, tutto in diretta, valorizzando spazi comunitari periferici.
Dopo la pièce “Romeo e Giulietta Opera Ibrida”, proposta lo scorso anno a Casa Bossi sempre nell’ambito del progetto “Stagelife”, inserita nella stagione 2022 della rassegna “Le Notti di Cabiria” e anche nella terza edizione di NU Arts and Community, un altro evento che declina il teatro con le nuove tecnologie, sostenuto da Fondazione Cariplo all’interno di un progetto di spettacoli ibridi (in tutto quattro). «Abbiamo intervistato una quindicina di persone - spiega Arenella che insieme a Elena Ferrari è direttore artistico di Cabiria Teatro – tra chi ha avuto ruoli di responsabilità nelle associazioni e persone che non fanno parte di alcuna rete. Il testo non è nato dalle interviste ma la voce degli abitanti del quartiere ha creato il substrato da cui è originato lo spettacolo. E, come per “Romeo e Giulietta”, abbiamo riscritto “Amleto” lavorando sul rapporto che il singolo cittadino ha con il potere, in particolare il cittadino che è escluso dai momenti collettivi decisionali, che è messo da parte per cui è arrabbiato e frustrato. Non parliamo della Rizzottaglia, ma di una qualunque periferia italiana. Il tutto partendo da Shakespeare: quando Amleto torna e scopre che il padre è stato ucciso, non si vendica e le interpretazioni che si possono dare del suo gesto sono tante: non lo fa, e questa è la nostra ipotesi, perché governare è un problema. Sarebbe facile distruggere lo zio, ma poi dovrebbe prendere il suo posto. Uno spettacolo molto comico, con scene divertenti e si riderà tanto. Grazie allo smartphone gli spettatori lo vivranno in maniera più interattiva: non solo scegliendo quale scena seguire, perché al pubblico è richiesto anche di votare e commentare. Il cast è quello che ha già proposto con successo “Romeo e Giulietta”: confermare gli attori è stato naturale vista l’alchimia che si è creata sul palco». La recitazione è affidata a Luigi Aquilino, Mariano Arenella, Erica Camiolo, Elena Ferrari, Claudio Pellerito, Alberto Pirazzini, Matteo Sangalli e con la partecipazione di alcuni abitanti del quartiere Rizzottaglia. Il festival NU è realizzato dall'Associazione Rest-Art in collaborazione con Fondazione Piemonte dal Vivo e con le associazioni cittadine, grazie alla Regione Piemonte, al Ministero della Cultura, alla Fondazione Compagnia di San Paolo, alla Fondazione Banca Popolare di Novara, con il sostegno di Fondazione De Agostini, Radici Chimica, Vailog, Comoli Ferrari, Novamont e ReCognita.
«La messa in scena dello spettacolo “Amleto Principe dei Palazzi” rappresenta per noi una tappa importante che segna un passo avanti rispetto ad almeno due obiettivi della collaborazione avviata con Cabiria - raccontano Davide Servetti e Giacomo Balduzzi, ricercatori universitari e collaboratori di Territorio e Cultura ODV -. Il primo era quello di trasformare uno spazio, un interstizio della città, individuato nel Villaggio Artigiani, nella zona Sud, in un luogo di teatro e di socialità. “Amleto Principe dei Palazzi” è il terzo spettacolo realizzato qui, dopo “In macchina” a giugno e “Pluto e Pace” a luglio, entrambi eventi che hanno avuto notevole successo e hanno visto una grande partecipazione della comunità. Inoltre, la compagnia da un po' di settimane ha affittato in loco una sala prove così i Tetti Verdi sono diventati una sede non solo di rappresentazione, ma anche di produzione. Il secondo obiettivo era quello di favorire e accompagnare la realizzazione di uno spettacolo co-prodotto con la comunità locale che abita questa zona della città. L'esperienza di “Amleto Principe dei Palazzi” non è solo quella di aver messo in scena uno spettacolo in un luogo e non consiste nemmeno nell’aver inserito la vita del vicinato tra i temi della commedia, nell’ambientazione o nelle scenografie. Lo spettacolo è davvero emerso dal quartiere, si è trattato di una vera e propria co-generazione artistica e teatrale».
Sinossi. Ci troviamo all’ennesima inaugurazione dell’ennesimo centro commerciale di un quartiere di periferia, uno di quelli definiti “difficili”, quando il giovane Amleto interrompe il comizio e fa una semplice domanda: «Ma non dovevate costruire uno spazio di aggregazione culturale, qui? Non era questo il sogno di mio padre, il vecchio Amleto?». Il sindaco Claudio, zio di Amleto, il portavoce Polonio e la madre Gertrude, ora assessore alla Cultura, sono in evidente imbarazzo. Intanto Orazio, amico di Amleto, riprende la scena con lo smartphone. Da questo momento in poi Amleto, grazie ai suoi video di denuncia, acquista sempre più fama sui social, alimentando così la rabbia del quartiere contro l'incuria della politica. Lo zio sindaco tenta di contenerlo facendolo spiare dal parroco del quartiere, don Rosencrantz, e dalla figlia di Polonio, Ofelia, senza però riuscirci. Anzi, la situazione precipita in una pericolosa spirale: Ofelia scompare, vittima di uno stupro; la polizia mette a ferro e fuoco il quartiere alla ricerca dei colpevoli; una feroce ed enorme baby gang invade il centro cittadino e scatena la rivolta. Ora Amleto deve scegliere: candidarsi o meno. Fare la sua parte per il bene comune oppure no. Solo lui può fermare la violenza.
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Per partecipare allo spettacolo è necessario portare con sé smartphone e auricolari.