Novara - L'Ordine provinciale dei medici chirurghi e degli odontoiatri di Novara organizza un convegno sulle "Solitudini, le malattie dell'anima" sabato 8 e sabato 22 novembre al centro congressi dell'Hotel Novarello in via Graziosi 1 a Granozzo con Monticello (No). I relatori saranno: Giancarlo Andenna, Giorgio Bedoni, Eugenio Borgna, Giorgio Castignoli, Renzo Stefano Crivelli, Cristina Feri, Mariagrazia Grilli, Maurizio Leigheb, Luciano Manicardi, Franco Mittino, Domenico Nano, Sandro Parmiggiani, Chiara Pasetti, Franco Pollastro, Ettore Quadro, Lella Ravasi, Filippo Sarchi, Maurizio Terazzi, Nicolò Terminio, Vanni Vallino, Roberta Valsesia, Roberto Viglino e Patrizio Zeppegno; il responsabile scientifico è Domenico Nano. Sabato 8 e sabato 22 si comincia alle 8.30 e si va avanti sino alle 17.45 (pausa pranzo dalle 13.15 alle 14.30).
Spiegano i promotori della conferenza: "Vi sono non una ma molte solitudini, radicalmente diverse l'una dall'altra. Vi è una solitudine che è capacità di essere soli, distanziamento dalle cose del mondo, condizione di fertile ritiro di se stessi, di forte impulso al potenziale creativo e di profonda ed autentica ricerca del proprio sé. Ma vi è anche una solitudine che deriva dalla separazione e dalla perdita. E, ancora, solitudine come 'malattia dell'anima', esperienza così frequente in ambito psicopatologico: dal malinconico nel suo voler essere solo a distanza incolmabile, a chi vive un'esistenza schizofrenica nello straziante isolamento di non saper e di non poter essere con l'altro: dal fobico dove la solitudine nasce dal timore dell'incontro con l'oggetto inquietante all'ossessivo drammaticamente solo nel suo tormentoso arrovvellarsi; dal borderline sempre teso ad evitare la ferita dolorosa di un intollerabile abbandono al tossicomane che cerca invano di colmare con la sostanza un vuoto di relazioni e di affetti. Il convegno si propone come momento di riflessione sulle molteplici declinazioni che la solitudine conosce, analizzando tale esperienza, nella prima giornata, in un confronto interdisciplinare e, nella seconda, cercando di descriverne i volti con cui si presenta in psichiatria. Una serata a teatro accompagna il convegno con lo spettacolo 'Camille, un fiore che non cambia affatto', omaggio a Camille Claudel, scultrice francese morta dopo 30 anni di reclusione in ospedale psichiatrico, emblema di una vita di solitudine".
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