Novara - “Una mostra per ricordare la figura di don Luigi Giussani a cento anni dalla nascita. La propone il movimento di Comunione e Liberazione di Novara da mercoledi 30 novembre a domenica 4 dicembre. La mostra si intitola “Un impeto di vita” ed è dedicata alla figura del fondatore di Comunione e Liberazione. I pannelli espositivi verranno installati in Vescovado (piazza Puccini 11, Novara) presso la sala della Maddalena e i locali saranno aperti ai visitatori dalle 10 alle 18. L’ingresso è libero. L’iniziativa, promossa dal Movimento di Comunione e Liberazione di Novara, verrà inaugurata mercoledì 30 novembre sera con un incontro alle 21.15 dedicato all’educazione, aperto a tutti e rivolto in particolar modo ad educatori e ai ragazzi, dal titolo: “Prof, lei perché si alza al mattino? Don Giussani, uno sguardo originale sull’educazione ”. Parteciperanno Francesco Barberis, preside dell’istituto S. Anna di Torino e don Andrea Mencarelli, docente di religione al liceo scientifico Vittorini di Milano.
L’appuntamento principale è previsto sabato 3 dicembre alle 18.30, all’incontro in cui dialogheranno su don Giussani il vescovo di Novara mons. Franco Giulio Brambilla e il teologo e docente di introduzione di teologia alla Cattolica di Milano don Pierluigi Banna.
Chi era don Luigi Giussani: sacerdote milanese, nato a Desio nel 1922, don Giussani ha vissuto un'esistenza caratterizzata da uno sguardo originale sull'uomo e su tutti gli aspetti dell'esistenza, da una indomita passione educativa e dall'amore per i giovani, dall'impegno per una società più umana e più giusta . Questa eccezionalità e questo carisma scaturivano dall'incontro con Cristo e da una fede in grado di rispondere davvero alle esigenze fondamentali della vita. "La vita di don Luigi Giussani ha lasciato una traccia indelebile nella storia. Migliaia di donne e di uomini, giovani e meno giovani, in Italia e nel mondo sono stati segnati, in un modo o nell’altro, dall’incontro con la sua persona; segnati al punto tale che la loro vita da questo incontro è stata irreversibilmente cambiata." (Davide Prosperi). Recentemente papa Francesco, nell'udienza al movimento di Comunione e Liberazione da lui fondato, ha ricordato che "La Chiesa riconosce la sua genialità pedagogica e teologica, dispiegata a partire da un carisma che gli è stato dato dallo Spirito Santo per l'utilità comune”. Dal carisma di don Giussani sono nate opere come Il Banco Alimentare, numerose scuole e istituti di formazione, opere caritative e sociali che hanno una incidenza importante nella vita del nostro Paese ma non solo; infatti la realtà del movimento è diffusa ormai in più di 90 paesi in tutto il mondo. Nel corso degli anni don Giussani è stato insignito anche di numerosi riconoscimenti da parte della società civile (ricordiamo ad es. il premio Isimbardi della Provincia di Milano nel 2002 e l'Ambrogino d'oro del Comune di Milano del 2022), che attestano la sua statura morale a la portata del suo contributo in diversi ambiti.
Il movimento di Comunione e Liberazione è presente dalla fine degli anni 70 fino ad oggi in diverse realtà e parrocchie della città e della diocesi. Questa iniziativa è sostenuta da Nexus (associazione di volontariato nata negli anni 90 legata al movimento) e si propone di far conoscere a tutta la città ed approfondire la vita ed i tratti salienti della persona e dell'opera di don Giussani.”
Andrea Crepaldi, responsabile di Comunione e Liberazione di Novara, ha dichiarato: “Questa iniziativa non vuole essere semplicemente una commemorazione di una figura importante come don Giussani, ma una testimonianza di come il carisma a lui donato sia vivo e presente ancora oggi "attraverso l’incontro con persone concrete, che ci permettono di accostarci a una realtà più grande, che è la comunità cristiana, la Chiesa. È nella Chiesa che l’incontro con Cristo rimane vivo. (Papa Francesco 15/10/2022)". Attraverso la mostra viene proposto un percorso di immedesimazione nell'esperienza di don Giussani per cogliere il suo sguardo sulla realtà e sul destino a cui ciascuno è chiamato. Anche gli incontri desideriamo siano la possibilità per chi parteciperà di un vero e proprio "incontro" con un'esperienza viva che parla alle nostre vite oggi; un'esperienza che prende dentro tutto e non chiede di censurare nulla: le fatiche, i dolori, le contraddizioni così come la bellezza e il gusto. Ed è una vita quella a cui invitiamo tutti coloro che vorranno partecipare, che non si esaurisce con i giorni del convegno ma continua in dentro la vita di tutti i giorni".