Novara - Sarà inaugurata alle 17 del 12 aprile, presso la Galleria d’Arte moderna “Paolo e Adele Giannoni”, la mostra “Vita in risaia. Lavoro e socialità nella pittura di Angelo Morbelli”. L’iniziativa espositiva, che sarà visitabile dal pubblico dal 13 al 25 aprile, è organizzata congiuntamente dalla Galleria “Giannoni”, dall’Associazione Mets Percorsi d’arte e dal Museo Borgogna di Vercelli, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli e con la Società Storica Novarese, col patrocinio della Regione Piemonte, del Comune di Novara, del Comune di Vercelli, dell’Ente Nazionale Risi, dell’Associazione Irrigazione Est Sesia e dell’Associazione d’Irrigazione Ovest Sesia, della Confagricoltura Novara e della Confagricoltura Vercelli, dell’Accademia di Agricoltura di Torino, dell’Associazione Agricola Femminile Donne e Riso, dell’Aps Strada Del Riso Vercellese di Qualità, dell’Atl di Novara, col sostegno di Compagnia di San Paolo, Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli, Rotary Club Novara, Rotary Club Vercelli, Riso Invernizzi e Big Broker Insurance Group – Ciaccio Arte. La rassegna metterà al proprio centro al dipinto “Risaiuole”, eseguito da Morbelli nel 189 e che torna visibile al pubblico dopo oltre cento anni: l’opera, infatti, venne presentata al pubblico in una sola circostanza, nel 1899, quando fu acquistata dalla Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente di Milano e affidata a uno dei suoi associati, entrando così in collezione privata. Questa sarà messa a confronto con il capolavoro di proprietà del Museo Borgogna di Vercelli “Per ottanta centesimi!” (1895): il “dialogo” tra i due dipinti proseguirà dal 29 aprile al 1° luglio anche al Museo Borgogna.
Le “Risaiuole” di Morbelli hanno importanza non solo per la storia dell’arte, ma suggeriscono anche approfondimenti sulle tecniche di coltivazione del riso e sulla storia del lavoro nelle campagne tra Novara e Vercelli negli anni tra Ottocento e Novecento: queste tematiche sono affrontate nella pubblicazione dall’agronomo vercellese Giuseppe Sarasso e dallo storico novarese Adolfo Mignemi.
"L’evento novarese – ricordano gli organizzatori - è una preziosa anticipazione della mostra “Ottocento in collezione. Dai Macchiaioli a Segantini”, curata da Sergio Rebora e Elisabetta Staudacher,in programma nel prossimo autunno negli spazi espositivi del Castello di Novara, che sottolineerà l’importanza del collezionismo novarese il cui ruolo è stato esemplarmente incarnato dalla collezione “Giannoni” che è parte essenziale del patrimonio cittadino".