Trecate - Inserito nel programma delle Feste Patronali 2014 di Trecate, l'evento Claudia per l'Etiopia si è svolto in un cine-teatro Silvio Pellico 'sold out' la sera di domenica 21 settembre subito dopo i fuori d'artificio. Giunto alla quarta edizione, non ha tradito le attese, anzi ha confermato di essere uno dei momenti dove musica e solidarietà riescono a sposarsi nel migliore dei modi, tanto per chi è sul palco quanto per chi ha la fortuna di ascoltare questo super-concerto. Per qualcuno, di quelli che hanno 'vissuto' gli anni '80, è sembrato di essere in una sorta di Band Aid, quella memorabile iniziativa benefica verso le popolazioni dell'Africa e che vide in prima linea artisti di fama mondiale. Oggi il palcoscenico era quello del cine-teatro Silvio Pellico (per la prima volta), ma l'emozione regalataci da Mauro Masini e tutti i suoi ospiti non ha avuto eguali, grazie e musiche e storie che hanno fatto venire i brividi dall'inizio (poco dopo le 22) sino alla fine (quasi l'1 di notte, un record per alcuni spettatori in sala...). La voce di Simona Bencini (Dirotta su Cuba), la classe di Ronnie Jones, quindi una band con musicisti e coristi tutti affermati anche nel piccolo schermo in trasmissioni di grande richiamo (facciamo tre esempi su tutti: Paolo Airoldi, Stefania Aggio e Andrea Pollione). E tutto questo per quale scopo? Costruire, realizzare, edificare da zero, da una spianata di sabbia un... ospedale in una terra tanto povera quanto martoriata da guerre civili ed ingiustizie sociali: l'Etiopia. Perché Claudia prima di lasciarci in questa vita terrena aveva questo grande desiderio: aiutare quei bimbi. Ora quel sogno sta diventando realtà, grazie alla generosità di chi segue questo progetto e alla 'follia' lucida e incantevole di Mauro, testimonial ideale di quel connubio tra musica e solidarietà. Alla fine, dopo aver lacrimato (e non poco) nel sentire la lettera aperta della cuginetta a Claudia, e una serie di pezzi da far venire pelle d'oca (su tutti la medley dedicata a Michael Jackson), i saluti e l'arrivederci all'anno prossimo. Perché con la costruzione dell'ospedale l'avventura non finisce qui e si va avanti verso nuovi traguardi e orizzonti. Proprio come Claudia voleva, proprio come Claudia ci ha insegnato.
Gianmaria Balboni