Trecate - Anche la stagione della danza sta volgendo al termine, con l’ultimo appuntamento di martedì 28 giugno, quando alle 21 il Teatro Silvio Pellico ospiterà uno degli eventi più importante della stagione: non sarà un saggio ma uno spettacolo dove la danza si coniugherà con la solidarietà. Il Direttore Artistico Cristiano Principato ha chiamato per l’occasione danzatori provenienti dal Het Nationale Ballet di Amsterdam, dal Teatro Alla Scala di Milano, dal Jas Art Ballet e dal Wiener Staatsballett austriaco. L’evento sarà organizzato dall’associazione Casa Alessia Onlus, la cui missione è la realizzazione di progetti sociali rivolti ai poveri e ai bisognosi di tutto il mondo, specialmente bambini. L’ente opera in Italia e all’estero e si fonda sul desiderio di Alessia Mairati, sedicenne partita nel 2003 per l’Ecuador con una borsa di studio e tragicamente scomparsa con la madre in un incidente aereo nel luglio 2004. L’esperienza sudamericana aveva creato nel cuore della ragazza un forte senso di solidarietà verso i bambini di strada: dopo aver maturato l’idea di voler fare qualcosa di concreto, che potesse essere di aiuto ai poveri del Terzo mondo, Alessia confidò i propri sogni e le proprie ambizioni ai genitori: “Voglio studiare qualcosa che mi permetta di aiutare questi Paesi del Terzo mondo. È un progetto che ho in testa, non un castello fatto con le carte da gioco, è qualcosa di concreto, qualcosa che voglio fare seriamente”. La tragica prematura scomparsa e i desideri di Alessia convinsero il papà Giovanni a proseguire l’attività intrapresa dalla figlia. Attualmente sono numerosi gli interventi in fase di realizzazione e ultimati un po' in tutto il mondo: dal Novarese all’Ecuador, al Burundi, all’India, con la costruzione di asili, orfanotrofi, ostelli e villaggi per ospitare bambini orfani e abbandonati. Maggiori informazioni, venendo martedì 28 giugno al Pellico, oppure sul sito www.casalessia.it.
L’ingresso è libero ma prenotazione consigliata al 333 3907055 entro venerdì 24 giugno, in previsione di un tutto esaurito.
Giuseppe Ragaiolo