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Trecate - Il viaggio in Marocco è stato un susseguirsi di emozioni e di incontri. Dopo la partenza, nella serata del 4 dicembre, e l’arrivo in hotel, è stato chiaro a tutti che l’accoglienza a noi dimostrata era degna di quella riservata a personaggi famosi. Il 5 dicembre, primo giorno in Marocco, abbiamo colto subito l’opportunità di dare uno sguardo veloce intorno al nostro hotel e nel pomeriggio abbiamo potuto incontrare e conoscere gli artisti con cui avremmo preparato il Requiem. Appena giunti nella sala della EIMD (Scuola internazionale di musica e di danza) abbiamo dapprima svolto una prova, sotto la supervisione del maestro Mauro Trombetta, con gli artisti del coro del Marocco: visi sorridenti e subito tanta simpatia. Una serie di scambi di informazioni, grazie al francese che usavamo come lingua comune per comunicare, a cui hanno fatto seguito le foto e poi gli immancabili selfie. Poi abbiamo incontrato il maestro Olivier Holt. La conoscenza del direttore d’orchestra non ha mutato il clima sereno anzi. Il maestro trascinava tutti con grande destrezza e affascinava anche in modo simpatico gli artisti. A volte una battuta, a volte un’ espressione o anche cercando di mimare qualcosa, tutto era utile per farci capire meglio l’effetto che voleva imprimere al brano. In seguito si è aggiunta l’orchestra. Il giorno dopo ci hanno raggiunto anche i solisti e poi tutto è sempre “filato liscio”. Non che non ci fossero interruzioni, ma c’era sempre, da parte di tutti, una gran voglia di fare, di cantare, di dare il meglio di sé. In questo clima di impegno serio e di simpatia le prove si sono susseguite una dopo l’altra fino alla prima trasferta, e alla prima esecuzione, che si è tenuta a Tangeri, al Palais des Arts et de la Culture. Il lungo tragitto che ci ha condotti nella città designata ci ha permesso di godere di un panorama stupendo che dal finestrino del pullman si snodava sotto i nostri occhi. Ed alla fine ecco il teatro, bianco candido, affacciato su un meraviglioso mare blu. Scendendo dal pullman la brezza marina ci accarezzava il viso e ci scompigliava i capelli, ma quanta bellezza in tutto ciò che ci circondava! Unica nota stonata della serata il gelo incredibile che pervadeva il teatro. Il risultato è stato un grande successo e il calore del pubblico ha smorzato il freddo della sala. Un esito entusiasmante già dalla prima serata. Applausi e fischi da stadio, a cui forse non eravamo abituati, ci hanno, in un primo momento, un po’ scioccati, ma hanno dimostrato con quale calore il pubblico marocchino ha accolto l’esecuzione della Messa da Requiem Di Giuseppe Verdi. Al termine dell’evento tanta stanchezza, ma grande soddisfazione e dunque via, verso Rabat, per il meritato riposo! Guardando dal finestrino ecco la luna accompagnarci durante il rientro, ma che strana posizione, nessuno l’aveva mai vista così! Sembrava una barchetta adagiata sulle onde della notte...incuriositi abbiamo interrogato Google, ma era chiaro che la latitudine del luogo aveva modificato il punto di vista e ovviamente le prospettive cambiano quando ci si trova lontani da casa!
Mariagabriella Di Giovanni