Cameri - Orta San Giulio - Doppio impegno in questi giorni per l'ente parco Ticino Lago Maggiore. Nel giardino dell'Eden di Grazia Simeone e Camminare sulla terra con passo leggero di Mario Balossini si inaugura sabato 14 settembre alle ore 17 alla Cappella Nuova del Sacro Monte di Orta, Orta S. Giulio. Apparenze di Florine Offergelt e Installazione: Photovoltaic and aeolic sculpture di Claus Joans invece domenica 15 settembre a Villa Picchetta, Cameri. Al termine delle inaugurazioni è prevista una degustazione dei prodotti locali.
Un “sogno” che per Florine Offergelt si configura come invito a superare le apparenze imposte da relazioni personali e sociali che già nel mondo contemporaneo si sono fatte difficoltose e superficiali. Riflessioni che hanno portato l’artista a rappresentare un’umanità costituita da involucri vuoti, privi del corpo e dell’anima. Volumi e pensieri suggeriti da maschere, poderose corazze, luminosi e trasparenti torsi maschili dalle forme perfette: apparenze, appunto.
Florine Offergelt è nata nei Paesi Bassi. Conclusi gli studi superiori di arte e moda ha raggiunto l’Italia dove, attraverso un percorso artistico e creativo ha sviluppato le proprie intuizioni giocose e uniche indagando le componenti magiche del mondo in cui viviamo. Alla fine degli anni Novanta, però, è tornata alla sua originale passione, la scultura, e ha iniziato il processo solitario nella ricerca e nella sperimentazione di forme e materiali per esprimere le sue idee. Ha utilizzato e utilizza in modo prevalente l’argilla, operando anche con la tecnica ‘raku’. L’artista ha esposto ed espone regolarmente in Italia e in Francia, rispondendo anche a numerosi inviti per partecipare a prestigiose manifestazioni di Milano, Genova e Padova. Fra le esposizioni più significative si segnala quella presso la Galleria “Signatures”, di Cannes, a due passi dalla promenade de la Croisette. Per la realizzazione di questa mostra l’artista ha indagato l’universo relazionale contemporaneo, fatto di rapporti indiretti, di persone che si nascondono dietro gli schermi dei computer come se fossero maschere, di attenzione esagerata per un’esteriorità da esibire. I raffinati involucri dell’artista, lucidi e colorati, diventano quindi metafora di un mondo futuro sempre più ingannevole e infido.
La mostra è aperta sino al 27 ottobre il sabato e la domenica ore 14.30 – 19.30.