Trecate - Dopo un anno la corale San Gregorio Magno è tornata nella preziosa e millenaria basilica di San Michele Arcangelo ad Oleggio, dove ha proposto una serie di brani tratti dal repertorio operistico italiano. Il filo conduttore della serata è stata la preghiera nel melodramma. In più e diversi modi i compositori italiani, da Bellini a Verdi, da Puccini a Mascagni, hanno inserito nelle loro opere il tema della supplica. Vi sono tanti modi per rivolgersi a Dio; quelli di un popolo che spera di tornare libero nella sua patria, quello di una madre che culla il suo bambino o quella di una donna che si affida alla beata Vergine Maria. Il concerto offerto nella serata del 23 settembre è stato un intenso cammino musicale che la corale, sapientemente guidata dal maestro Mauro Trombetta, ha proposto ad un pubblico attento, preparato e soprattutto entusiasta. Accanto al coro, la solista Annarita Taliento, il maestro del coro Alberto Sala e Anna Bigliardi al pianoforte.
Nella serata successiva, il 24 settembre, il coro trecatese ha replicato il successo della serata precedente, ma in un contesto diverso, quello del Duomo di Vigevano. In questa occasione la corale ha eseguito, accompagnata dall’Orchestra dei Colli Morenici e diretta dal maestro M. Trombetta, il Requiem di Mozart. Una delle creazioni più famose del compositore salisburghese. Assai nota anche al grande pubblico, è l'ultima opera di Wolfgang Amadeus Mozart. Rimasta incompiuta, a causa della improvvisa morte dell'autore, avvenuta il 5 dicembre 1791, venne in seguito completata dall'amico e allievo Franz Xaver Süßmayr. Ancor oggi è considerata il testamento spirituale del musicista. Per ascoltare questa illustre composizione musicale, sono accorsi in moltissimi. Domenica la cattedrale di Sant’Ambrogio era gremita di persone. Molte di loro hanno scelto di ascoltare tutto il concerto in piedi, perché ogni posto a sedere era occupato. Insieme alla corale si sono esibiti Agnese Jurkowska, soprano, Maria Chiara Scarale, mezzosoprano, Zheng Hui, tenore, Daniele Cusari, basso e Alberto Sala all’organo. Al termine dell’esecuzione il pubblico ha applaudito calorosamente e ha continuato a manifestare il proprio consenso fino a quando il direttore non ha concesso il bis. Ovviamente la scelta del brano è ricaduta sul pezzo di maggior intensità e ispirazione drammatica: il Lacrymosa.
Con queste due serate si è aperto il fitto calendario della San Gregorio Magno che la vedrà impegnata, con il Requiem di G. Verdi, in diverse città, a cominciare da Sondrio, poi Lecco, Piacenza ed infine, lunedì 9 ottobre a Trecate nella chiesa Parrocchiale.
M.D.