Castelletto Ticino - Grande successo per Irene Veneziano. In occasione dell'avvicinarsi della festività patronale castellettese la parrocchia ha organizzato diversi eventi in collaborazione con la Pro Loco e l'Amministrazione comunale. Il via agli eventi lo ha dato la giovane e talentuosa Irene, che ha incantato il pubblico della chiesa Sant'Antonio Abate di Castelletto Sopra Ticino suonando una decina di brani di musica classica sul suo pianoforte nella serata di venerdì 13 gennaio. Irene si è esibita al suo pianoforte in otto brani del suo repertorio ai quali ha aggiunto ulteriori due brani come omaggio alla grande quantità di persone giunte nella chiesa parrocchiale, che si mostrava piena come accade durante le celebrazioni delle Comunioni o Cresime.
La pianista è nata ad Angera (Va) e da un anno risiede a Castelletto Sopra Ticino (No); prima di suonare i brani li spiegava descrivendo cosa stesse vivendo l'autore al momento della composizione oppure a cosa fosse ispirato il brano stesso. Poi il suo talento al pianoforte ha portato i presenti ad emozionarsi. Fra i brani ha inserito "The Tides of Manaunaun", brano del 1917 di H. Cowell, uno dei primissimi brani scritti inserendo il metodo Clusters, metodo che la pianista ha spiegato dicendo che non si utilizzano solo le dita ma palmi delle mani e si arrivava anche ad usare dalla punta delle dita sino al gomito per suonare molte note assieme. Questo brano ha molto colpito il pubblico che ha anche apprezzato.
Il pubblico presente al termine di ogni brano ha applaudito la pianista a lungo ed al termine del concerto si è alzato in piedi applaudendo per diversi minuti l'artista. Il parroco ha dunque ringraziato Irene e tutti i presenti per la bellissima serata, mentre la pianista ha consigliato a tutti e in particolare ai più giovani di seguire i propri sogni senza mai mollarli. Irene poi in privata sede ha detto di studiare a memoria i brani suddividendoli per mano come se fossero due brani differenti: questo metodo l'agevola a non sbagliare o per lo meno a sbagliare meno quando si trova in situazioni di grande emozione. Si è anche detta molto dispiaciuta che in italia non ci sia una cultura musicale adatta a far sì che la gente si avvicini maggiormente a quella classica.
Irene è considerata fra le migliori pianiste del panorama italiano ed è molto amata anche all'estero dove tiene molti concerti sparsi in buona parte d'Europa: Italia, Svizzera, Albania, Montenegro, Germania, Inghilterra, Svezia, Slovenia, Repubblica Ceca, Polonia, Francia ecc. Ma anche in Asia: Vietnam, Cina, Israele, Giordania, Corea, India e Singapore; in America (Stati uniti, Canada e Perù) e in Africa (Tunisia). Irene a Pechino è stata nominata membro onorario di Beijin Bravoce Music Club ed in Perù ha ricevuto il titolo onorifico di "Visitante Distinguida".
Nel 2011 ha fatto il suo debutto al teatro La Scala di Milano. Ha vinto una trentina di concorsi pianistici nazionali e internazionali; semifinalista nell'importantissimo concorso F. Chopin di Varsavia nel 2010 e finalista all'International German Piano Award di Francoforte 2015. Ha ottenuto fra i tanti il Prix Jean Clostre di Ginevra il secondo premio al B&B di New York e una lunga lista di altri premi. Si è esibita più volte in concerti per il Quirinale e per diverse radio. Irene ha prodotto nel 2015 l'album "Irene Veneziano Live in Torino" da solista, mentre in duo dedicato a Ottorino Respighi. Nel 2017 invece il secondo da solista "Jeux D'eau".
Irene è consulente artistisco della stagione concertistica nelle oncologie "Donatori di Musica". Ogni anno tiene diversi corsi di perfezionamento ed è spesso convocata in Giurie di concorsi nazionali ed internazionali, inoltre è docente di pianoforte presso il Conservatorio Puccini di Gallarate; è testimonial del pianoforte digitale ibrido Celviano Grand Hybrid della Casio.
Marco Delle Monache