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Il Salone neogotico del Castello di Galliate ospita Matteo Severgnini

Matteo Severgnini

Galliate - Sabato 30 aprile alle ore 17.30 presso il Salone neogotico del Castello di Galliate Matteo Severgnini presenterà il suo ultimo romanzo "La regola del rischio".  Una donna, lavoratrice transfrontaliera, viene arrestata per traffico internazionale di stupefacenti alla dogana sul confine italo-svizzero. Lei fin da subito si professa innocente; il marito, disperato, chiede aiuto a Marco Tobia, ex poliziotto affetto dalla sindrome di Tourette, ora investigatore privato. Un omicidio complica fin da subito l’indagine, ma Tobia non rinuncerà a scoprire la verità e a svelare la “regola del rischio”, aiutato dagli amici Antonio Scuderi, ispettore di polizia purtroppo costretto sulla sedia a rotelle, e Anselmo, vecchio barcaiolo, e dalla fidanzata Clara, bellissima e insospettabile escort di lusso. Nel frattempo, l’investigatore, che vive sulla minuscola isola di San Giulio sul lago d’Orta, dovrà aiutare anche la piccola Alice, “la più grande esperta di draghi del mondo”. Il lago d’inverno, con la sua nebbia e il suo silenzio, si fonde con la personalità del protagonista, ombroso e sensibile ma, come direbbe l’amico Anselmo, collezionista di parole desuete, per niente… arcinegghientissimo. 

Questa la trama del romanzo, "La regola del rischio", che Matteo Severgnini presenterà il prossimo 30 aprile, alle ore 17,30, presso la Sala neogotica del Castello di Galliate, nell’ambito della rassegna Incontro con l'autore.

La storia è piuttosto intricata, e intrigante, ma Severgnini la padroneggia benissimo; i caratteri sono delineati a tutto tondo e mai scontati, la suspense sempre presente, le sorprese parecchie e fra le pagine aleggia il giusto mix di malinconia e sottile ironia.
Il finale, come nei romanzi di rango, è a sorpresa e fa presumere, e sperare, in un terzo capitolo della saga dell’investigatore Marco Tobia.
L’ambientazione, poi, riuscitissima, fra il Lago d’Orta, il Maggiore e la Svizzera italiana, conferisce ulteriore fascino alle pagine del libro. In particolare, il lago d’Orta con la sua piccola isola di San Giulio, risalta come un piccolo cameo, per gli amanti di questi luoghi magici, forse ancora oggi popolati da antichi draghi oramai inoffensivi, come ritiene la piccola Alice, e un po’ fuori dal mondo.

Carlo Lucarelli commenta in modo egregio il romanzo di Severgnini: “Ci vuole un personaggio speciale per squarciare quel velo immobile come la superficie di un lago che nasconde le inquietudini di una provincia apparentemente tranquilla. Marco Tobia, fragile, tormentato ed eroico, è proprio un personaggio così. Un Philip Marlowe, un Duca Lamberti, con la Tourette. Bellissimo." 

L’autore è stato ospite della biblioteca negli anni passati con la presentazione del romanzo “La donna della luna", che vede sempre Marco Tobia indagare sul presunto suicidio del fratello di una donna enigmatica. 

 

Scrittore e autore radiofonico, Severgnini vive e lavora a Omegna, sul lago d’Orta. Ha pubblicato racconti su diverse antologie; tra queste Mobydick, Rubbettino, Perrone. Collabora alle trasmissioni Blu come un’arancia e Laser di RSI, Rete Due.