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L'ultimo libro di Germano Galli dedicato al cinema durante gli Anni di piombo

Trecate - A cura dell’Associazione Liberamente venerdì 21 ottobre nel Teatro Comunale di Trecate in piazza Cavour è stato presentato il libro “Calibro 35 mm”, scritto da Germano Galli. "Il secondo lavoro letterario di Germano Galli - scrivono gli organizzatori della serata - intitolato “Calibro 35 mm”, e ambientato nel corso degli “anni di piombo”, osservati e analizzati da un’angolazione particolare, ovvero il cinema italiano del periodo. Alla presenza di circa una novantina di spettatori, la serata inizia attorno alle: la pimpante presentatrice Giulia Marchina porge il suo benvenuto ai presenti, prima di cedere la parola a Valentina Pomaro, presidente di LiberaMente, che illustra le finalità dell’associazione stessa, seguita dal consigliere comunale Francesca Costa, per un breve saluto dell’Amministrazione. L’aspetto letterario entra nel vivo quando la prof. Chiara Manfredda, con voce limpida, comincia a leggere un estratto di “Calibro 35 mm”, nello specifico incentrato tra il sequestro Moro e il film “Ecce bombo” (nella foto la locandina) di Nanni Moretti, per poi passare il microfono a Germano Galli. L’autore, mentre alle sue spalle sono ciclicamente proiettate le 24 locandine dei lungometraggi che compongono il libro, illustra al pubblico come è strutturata la sua opera, sia a livello di contenuti che d’impaginazione, invitando i presenti a formulare, nella prosecuzione della sera, alcune domande, in stile ‘dibattito’ anni ’70. Terminato l’intervento, la parola passa ai due relatori, esperti rispettivamente in storia contemporanea e cinema, ossia i professori Mauro Begozzi e Antonella Marchi. Comincia Begozzi, insigne storico di Novara, il quale, in maniera lucida e coinvolgente, analizza, anche con qualche ricordo personale, un decennio ingarbugliato e complesso come i ’70, toccando aspetti politici, economici, sociali e riuscendo ad ottenere un’attenzione assoluta da tutta la platea. Antonella Marchi, nota insegnante di Lettere presso la locale scuola media inferiore in realtà deve sostituire il figlio Jacopo Ferrara, impossibilitato a presenziare, palesando comunque una notevole e profonda conoscenza del cinema italiano, in questo caso del periodo storico in questione. La sua disamina parte da alcuni generi cinematografici, per poi posarsi nello specifico su “Romanzo popolare”, di Mario Monicelli, con Ugo Tognazzi e Ornella Muti, alternando le sue argomentazioni con Chiara, la quale legge un frammento di libro concernente proprio quel film, sino a concludere dichiarando tutto il suo ‘amore artistico’ per Federico Fellini (Amarcord, Le notti di Cabiria, La strada…), autore non presente nel libro di Germano. La serata volge verso il termine, tanto che dopo un paio di domande della presentatrice rivolte all’autore, e con il pubblico assai restio ad imitarla, nonostante i palesi inviti, si passa ai sentiti ringraziamenti di Germano, espressi al microfono e indirizzati a tutte le persone coinvolte a vario titolo nell’allestimento dell’evento. La chiusura spetta al primo cittadino, Enrico Ruggerone, chiamato da Giulia al microfono, per esporre le proprie impressioni su quanto assistito, Dopo questo intervento, il pubblico inizia a sfollare, a quanto pare soddisfatto. Germano Galli vuole ringraziare particolarmente Sabrina Astolfi e Alberto Bertazzo, senza i quali la serata non sarebbe stata la stessa".